Visitare l’antica città nabatea di Petra in Giordania significa immergersi nella storia di un luogo straordinario, una meraviglia del mondo, fatto di incredibili monumenti scavati nelle gole di roccia. Petra è un sito archeologico affascinante e misterioso, dove ogni monumento è una perla da scoprire tra le pareti di roccia, come il famoso Tesoro, posto al termine di una stretta gola rocciosa composta da arenaria rossastra.
L’ingresso principale al sito archeologico di Petra si trova al centro visitatori di Wadi Musa, la città edificata vicino al sito archeologico. Da qui si raggiunge a piedi il Tesoro, il monumento funebre simbolo di Petra, tramite il sentiero del Siq.
Ma visitare Petra significa anche entrare in un luogo estremamente affollato, ovviamente pieno di turisti e di venditori ambulanti con le relative bancarelle. Se volete evitare tutto ciò, in questo articolo vi racconteremo dei percorsi di trekking da seguire per allontanarvi dai percorsi più battuti e che vi permetteranno di esplorare questo splendido sito archeologico in tranquillità e lontani dalla folla.
In questo articolo vedremo tutti i dettagli per organizzare una visita a Petra. Per l’itinerario completo del nostro viaggio in Giordania potete leggere invece questo articolo, Giordania: itinerario di 7 giorni on the road (cliccate qui).
Indice
Storia di Petra
Le prime tracce di villaggi e comunità rurali a Petra risale al 7.000 a.C. Tuttavia, il periodo storico che segna la nascita vera e propria del mito di Petra è legato all’insediamento in questa regione dei nabatei, una tribù nomade in transito dall’arabia occidentale, nel VI secolo a.C.
I nabatei
I nabatei erano una tribù di mercanti e si stanziarono a Petra per circa 500 anni, nei quali costruirono la maggior parte dei monumenti di cui oggi possiamo ancora ammirarne lo splendore, rendendo Petra un importante fulcro commerciale per le rotte mercantili tra Europa e Medio Oriente.
La città raggiunse l’apice della sua grandezza durante il regno del re Aretas IV (9 a.C. – 40 d.C.): la popolazione di Petra si stima possa aver raggiunto un picco tra i 20.000 e 40.000 abitanti. La principale rotta commerciale che permise a Petra di raggiungere questa dimensione fu la via dell’incenso: tracciato carovaniero in partenza dallo Yemen. Le altre vie commerciali collegavano l’Egitto alla Siria e l’Arabia al sud del Mediterraneo, garantendo a Petra una posizione strategica e forti guadagni.
Il periodo romano
Nel I secolo d.C. l’importanza nevralgica di Petra cominciò a calare, a causa delle nuove rotte commerciali che portavano a Roma tramite il Mar Rosso, evitando quindi il passaggio obbligato da Petra. L’ascesa e le conquiste dell’impero romano raggiunsero anche Petra, dove la città nabatea venne invasa. I romani tuttavia garantirono a Petra una nuova epoca di splendore, costruendo nuove opere, tipiche dell’architettura romana, come il teatro ed il colonnato (elementi che si ritrovano anche in altri siti archeologici della Giordania, come Jerash a nord). A testimonianza dell’importanza e nuova prosperità dell’ex città nabatea, l’imperatore Adriano omaggiò la città con una visita nel 131 d.C.
La caduta della città fu causata da due pesanti terremoti, nel 363 e 551 d.C., che danneggiarono irrimediabilmente i monumenti e portarono la città a svuotarsi gradualmente.
La caduta nell’oblio e la rivelazione del 1812
Petra venne così dimenticata nei secoli successivi, ignorata dalla prima dominazione islamica e poi occupata parzialmente dai crociati fino al periodo del 1.100. Le tracce storiche di Petra si perdono poi per circa 700 anni, nei quali la posizione nascosta della città rimase un segreto custodito forse solo dai beduini locali.
Nel 1812 un esploratore svizzero di nome Johann Ludwig Burckhardt entrò a Petra nel corso delle sue traversate in Medio Oriente e la rivelò così al mondo occidentale. Nel corso di tutto l’800 Petra venne visitata da archeologi, scrittori, poeti, artisti e vennero realizzati scavi che portarono alla formazione del sito archeologico visitato attualmente da milioni di persone ogni anno. La dichiarazione a Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco nel 1985 e la nomina tra le 7 meraviglie del mondo moderno nel 2007 completano la certificazione dell’unicità ed incredibile splendore di Petra.
Come arrivare a Petra – Wadi Musa
Il sito archeologico di Petra è situato vicino alla cittadina di Wadi Musa, dove sono situate tutte le principali strutture ricettive della zona. Wadi Musa è raggiungibile in auto dalla capitale della Giordania, Amman, in circa 3 ore di auto.
Noi, nel nostro viaggio di una settimana on the road in Giordania, ci spostavamo con l’auto a noleggio e siamo arrivati a Wadi Musa dalla Riserva della Biosfera di Dana, impiegandoci circa un’ora.
Noi abbiamo dormito due notti a Wadi Musa, in due hotel diversi perché le prenotazioni nel periodo di Aprile erano molte e la disponibilità limitata.
- Wadi Musa prima notte: Peace Way Hotel (trovate qui sotto gli hotel nelle vicinanze)
- Wadi Musa seconda notte: Anbat Midtown Hotel (link a Booking)
Ingresso al sito archeologico di Petra e costo del biglietto
Una volta arrivati a Wadi Musa e raggiunto il vostro alloggio, per entrare a Petra dovrete recarvi presso l’ingresso del sito archeologico, situato nei pressi del Petra Museum. Questo parcheggio gratuito si trova di fronte al museo, dove potete lasciare l’auto per la vostra visita giornaliera a Petra. Ovviamente, come vedremo tra poco per il discorso relativo agli orari di apertura, il parcheggio risulta poco affollato solamente durante le prime ore del giorno (noi siamo arrivati a parcheggiare verso le 5:40 di mattina).
Il costo per l’ingresso al sito archeologico per un giorno è di 50 JOD (circa 65 €), per due giorni consecutivi 55 JOD, per tre giorni consecutivi 60 JOD.
Se invece avete acquistato il Jordan Pass, l’ingresso a Petra sarà già incluso e dovrete solo mostrare il vostro pass per farvelo timbrare. Come scriviamo in questo articolo (Come organizzare un viaggio on the road in Giordania (cliccate qui), comprare il Jordan Pass in anticipo è la soluzione più conveniente. Esso infatti include l’ingresso alle principali mete della Giordania, tra cui Petra, Jerash e il Wadi Rum, oltre al visto di ingresso. L’acquisto del pass consente di risparmiare sulla somma di tutti i biglietti di ingresso. Potete acquistarlo a questo link https://www.jordanpass.jo/.
Orari di apertura
Gli orari di apertura del sito archeologico e del centro visitatori sono dalle 6 alle 18 nel periodo estivo da maggio a settembre e dalle 6 alle 16 da ottobre ad aprile. Prima di partire controllate sempre gli orari ufficiali nel sito del centro visitatori, che trovate a questo link: www.visitpetra.jo (cliccate qui) – a questo link trovate anche altre informazioni relative a come raggiungere Petra con i mezzi pubblici.
Come detto prima relativamente al parcheggio, l’orario in assoluto migliore per visitare Petra è la mattina presto. Vi consigliamo di presentarvi all’ingresso del centro visitatori ancor prima delle 6: in questo modo riuscirete ad essere tra i primi ad entrare al sito archeologico e riuscirete a percorrere la misteriosa gola del Siq in completa solitudine. Questo consiglio è in assoluto il più importante di tutto questo articolo, perché davvero la mole di persone che entrano a visitare Petra durante il giorno è davvero impressionante. Entrando alle 6 di mattina avrete invece almeno un paio d’ore di maggior tranquillità, perché nella tarda mattinata e nel primo pomeriggio il sito sarà affollato per via dei gruppi e delle comitive che visitano Petra in combinazione a delle crociere sul Mar Rosso.
Quando andare
Come per il resto dei siti turistici in Giordania, il periodo di alta stagione corrisponde alla nostra primavera, da marzo a maggio. Il tempo infatti è quasi sempre mite, con temperature non troppo elevate.
Giugno, luglio e agosto sono i mesi di bassa stagione, con temperature veramente alte. Ottobre e novembre costituiscono una seconda buona finestra temporale per visitare Petra con un clima mite e giornate serene.
Durante il nostro inverno invece Petra risente dell’arrivo delle piogge ed alcuni sentieri potrebbero essere chiusi. Tuttavia anche in questo periodo il suo fascino rimane immutato e sicuramente l’affollamento sarà minore.
Cosa vedere a Petra: itinerario di 1 o 2 giorni
Il sito archeologico di Petra è veramente grande e merita senza dubbio una visita approfondita. Noi abbiamo deciso di dedicare 2 giorni alla visita di Petra perché nel primo giorno volevamo includere un’esperienza di trekking che ci affascinava e che si è rivelata essere uno dei tratti più belli dell’intero viaggio: entrare a Petra dalla “porta sul retro”, ossia da Little Petra. Il secondo giorno invece l’abbiamo dedicato alla visita classica dei principali punti d’interesse e monumenti di Petra, entrando dal Siq Trail.
Vista l’importanza del sito, il nostro consiglio è proprio quello di dedicare due giorni alla visita di Petra. Se invece avete solo un giorno a disposizione, seguite il nostro itinerario del giorno 2, aggiungendo però la visita al Monastero, Al-Deir (che noi avevamo incluso nel giorno 1).
Giorno 1: trekking da Little Petra al Monastero di Petra
Il primo giorno decidiamo di percorrere questo entusiasmante percorso di trekking verso Petra che vi consigliamo assolutamente di intraprendere: sarà un percorso indimenticabile. Per noi è stato forse il giorno più bello di tutto il viaggio in Giordania, perché ci ha fatto scoprire una Petra insolita, nascosta e nel modo che piace a noi, ossia camminando!
Avevamo studiato e preparato tutti i dettagli del percorso da casa, scaricando le mappe e tracce GPS necessarie, perché non si tratta di un sentiero molto battuto: ci siamo infatti trovati a camminare da soli per lunghi tratti.
Praticamente da Little Petra (o Piccola Petra) si può raggiungere il Monastero di Petra: si tratta di un percorso di circa 8 km, più altri 4 km per scendere a Petra ed attraversarla tutta fino a raggiungere il centro visitatori tramite il sentiero del Siq. Calcolate una giornata intera di trekking e visita, in cui le ore di cammino saranno 4/5. Ovviamente non si tratta di un sentiero da affrontare a cuor leggero: è consigliabile essere ben preparati, equipaggiati ed allenati (soprattutto per le alte temperature che si possono incontrare).
Per leggere tutti i dettagli relativi all’organizzazione fai da te del trekking da Little Petra a Petra leggete questo nostro articolo: Trekking da Little Petra a Petra: l’ingresso a Petra dalla porta sul retro (cliccate qui)
Di seguito trovate invece i punti d’interesse principali del giorno 1 da non perdere:
Little Petra

Little Petra, o Siq al-Barid (Gola Fredda), è già ricca di incredibili monumenti scavati nella roccia. Si trattava di un centro agricolo e stazione di supporto per i mercanti diretti a Petra. Alla fine di Siq al-Barid si trova una breve gradinata rocciosa, su cui si può salire per conquistarsi la vista dalla sua cima.
Sentiero di trekking da Little Petra al Monastero

Monastero (Al-Deir)

Il Monastero è uno dei monumenti più belli di Petra, simile al Tesoro ma di dimensioni più grandi (45 metri di altezza e 50 metri di larghezza). Al suo interno vennero ritrovate delle croci scolpite, forse risalenti al periodo bizantino quando questa struttura dei nabatei venne convertita in chiesa: da qui deriva infatti il suo nome di Monastero.
Sacrifice View
Dal Monastero potete partite per raggiungere velocemente, in neanche 15 minuti di cammino, un punto panoramico notevole, nominato Sacrifice View, la cui vista spazia sui promontori costituiti da scure rocce magmatiche che fanno da base ai seguenti strati di arenaria.

Tesoro e Siq trail
Dal Monastero si scende lungo una scalinata di circa 800 gradini che vi condurrà nel cuore del sito archeologico di Petra (se includete la visita al Monastero in un unico giorno di visita, allora tenetevi da parte 45 minuti/1 ora perché questa scalinata sarà da affrontare in salita, ossia arrivando dal centro visitatori e dal Tesoro).
Terminata la scalinata in discesa e seguendo la via principale lungo il colonnato, le Tombe Reali e l’anfiteatro, raggiungerete facilmente il Tesoro, per poi restare a bocca spalancata. Il tesoro presenta una splendida facciata ellenistica scavata nella parete di arenaria come tomba del re Aretas III (regnante dal 87 al 62 a.C.)

Dal Tesoro, si percorre la gola del Siq Trail per raggiungere il centro visitatori e Wadi Musa (da cui abbiamo poi preso un taxi per recuperare l’auto che avevamo lasciato a Piccola Petra la mattina).
Giorno 2: visita a Petra con ingresso dal Siq Trail
Per il secondo giorno programmiamo la visita classica di Petra, con l’ingresso dal centro visitatori di Wadi Musa e poi lungo il Siq Trail. Per questo, come già scritto prima, vi suggeriamo di cominciare la visita al sito archeologico di prima mattina alla sua apertura, ossia alle 6.
Siq Trail
Il Siq, o gola, rappresenta la stretta via d’accesso a Petra (1,2 km): sicuramente una delle attrazioni principali del sito, con le sue pareti di roccia alte fino a 200 m. Non si tratta di un canyon, ma di una gola derivante dall’azione di forze tettoniche. Il percorso è veramente suggestivo: anticamente era utilizzato dai nabatei per le processione o come meta finale di pellegrinaggi. Percorrendo il Siq Trail dal centro visitatori si può raggiungere direttamente il Tesoro in meno di 20 minuti.


Il Tesoro (Al-Khazneh)
Siamo di nuovo di fronte al Tesoro, questa volte con le prime luci del mattino: lo stupore non si esaurisce e ci godiamo questo momento quasi in completa solitudine di fronte a questa meravigliosa facciata scolpita nella roccia.
Punto panoramico per vedere il Tesoro dall’alto
Alcune note per raggiungere il primo punto panoramico:
- 20 minuti di percorrenza in salita;
- Difficoltà: media, salita rocciosa che richiede in certi punti di aggrapparsi alle rocce;
- Da percorrere esclusivamente con guida dei beduini che troverete in loco.
Dopo aver ammirato il Tesoro, il nostro consiglio è quello di cominciare a salire! Proprio perché le viste migliori di Petra si ammirano da punti panoramici posti al di sopra delle pareti rocciose. Il primo percorso che vi proponiamo parte subito alla sinistra del Tesoro e conduce ad un punto panoramico incredibile da cui ammirare il monumento. Tuttavia l’accesso è controllato da alcuni beduini, che vi guideranno lungo le rocce in salita fino al punto panoramico: ovviamente lasciando loro una gradita mancia! Noi ci siamo aggregati ad un’altra coppia di ragazzi ed insieme ci siamo fatti guidare lungo il sentiero, che dura poco più di 20 minuti, ma si inerpica sulle rocce e non sarebbe semplicissimo da seguire senza una guida.
Una volta raggiunto il punto panoramico, ammiriamo il Tesoro dall’alto:



Al Khubtha trail: il secondo punto panoramico per vedere il Tesoro dall’alto
Alcune note per raggiungere questo secondo punto panoramico: lungo Al Khubtha Trail:
- 45 minuti di percorrenza in salita;
- Difficoltà: facile, il sentiero non presenta molte difficoltà anche se si sviluppa in salita continua che si affronta però nel primo tratto con una lunga scalinata scavata nella roccia;
- Da percorrere in autonomia senza guida.
A questo punto scendiamo lungo il sentiero roccioso già percorso e proseguiamo il nostro cammino addentrandoci a Petra, proseguendo lungo l’ampia strada sulla destra del Tesoro, che conduce al colonnato ed al teatro Romano.
A poca distanza dal Tesoro, e prima della zona del colonnato, sulla destra troviamo questo cartello e seguiamo le indicazioni per Al Kubtha Trail.

Questo sentiero di trekking ci condurrà ad un secondo punto di osservazione del Tesoro dall’alto ma richiede un cammino un po’ più lungo, questa volta percorribile in completa autonomia.
Il sentiero attraversa la zona delle Tombe Reali: una serie di facciate scavate nella roccia ed adibite a tombe e case dai nabatei.

Il sentiero prosegue poi in salita lungo una comoda scalinata di circa 600 gradini:

Lo scenario è sempre incredibile, ogni dettaglio di Petra nasce e si integra perfettamente nelle pareti di arenaria. Terminata la scalinata, cominciamo ad intravedere in basso il Teatro romano:


Si continua a camminare in leggera salita anche dopo la scalinata, seguendo le indicazioni verso la “Panoramic view of Treasury”:

Dal cartello si raggiunge poi facilmente il punto panoramico, dove troviamo anche una tenda di alcuni beduini che vendono il loro classico tè caldo aromatizzato: una giusta ricompensa dopo la salita! Anche in questo caso, la vista sul Tesoro che ci regala il sentiero Al Khubtha è davvero eccezionale e vale tutto il percorso fatto.


Altura del Sacrificio
Scendiamo seguendo nuovamente Al Khubtha Trail e torniamo nella zona delle Tombe Reali. Poco prima del Teatro troviamo facilmente un cartello con le indicazioni verso “High Place of Sacrifice“. Ecco le note del sentiero:
- 45 minuti circa di percorrenza in salita;
- Difficoltà: facile, anche in questo caso il sentiero non presenta molte difficoltà e si affronta nel primo tratto con una lunga scalinata scavata nella roccia;
- Da percorrere in autonomia senza guida.
Come suggerisce il nome, l’Altura del Sacrifio era un’area dedicata all’adorazione delle divinità, tramite il sacrificio rituale di animali. Dopo la scalinata si svolta a destra e si raggiunge in salita il centro dell’altura, dove si trova la zona dell’altare costituito da un grande triclinio rettangolare. Dalla sommità dell’Altura del Sacrificio la vista abbraccia tutta la vallata ed i sentieri sottostanti. Vale la pena raggiungere questo punto panoramico per sostare un po’ ed immergersi nell’ambiente circostante.

La camminata è semplice ma vi consigliamo di percorrere questo sentiero nella prima metà del mattino, per evitare di trovarvi troppo esposti al sole durante le ore calde del giorno. Dall’altura del sacrificio, il panorama si apre verso il centro di Petra, fino alle Tombe Reali ed al colonnato.



Come detto prima, se avete scelto di dedicare un giorno alla visita di un Petra, a questo punto potreste continuare a camminare fino al Monastero, raggiungibile in circa altri 45 minuti di salita dalla zona delle Tombe Reali.
Termina qui il nostro racconto di trekking a Petra: due giorni in cammino tra le maestose rovine dei nabatei in un sito archeologico da non perdere e da visitare approfonditamente. Vi consigliamo davvero di vivere Petra camminando molto e raggiungendo i vari punti accessibili sulle alture. Ad ogni modo, la sola vista del Tesoro al termine del Siq Trail rende l’idea di quanto Petra sia stupefacente.
Dopo Petra, ci prepariamo a raggiungere la prossima meta del nostro viaggio in Giordania, ossia il deserto del Wadi Rum: trovate tutti i dettagli in questo articolo Escursione nel Wadi Rum: un giorno e una notte sotto le stelle del deserto in Giordania (cliccate qui)
Che splendida pagina ! Complimenti
Grazie mille Diego per il commento! 🙂
Grazie ragazzi per il resoconto dettagliato, ci sarà molto utile per il nostro viaggio! Volevo farvi una domanda, nella visita a Petra del secondo giorno siete riusciti ad entrare anche in alcuni edifici o avete fatto un trekking più “panoramico”?
Grazie 1000
Alice
grazie mille per il commento Alice! Esatto, nel secondo giorno non siamo entrati negli edifici ma abbiamo percorso i vari trails raggiungendo diversi punti panoramici. Effettivamente per visitare alcuni edifici ci si potrebbe informare in loco presso l’ente turistico principale per verificare la presenza o meno di eventuali tour guidati in alcuni luoghi del sito archeologico
Grazie 1000, stiamo valutando cosa preferiamo fare, tutto in due giorni non è possibile… purtroppo. Grazie ancora, Alice