Il GR20 è un sentiero di trekking che attraversa tutte le montagne della Corsica da Nord-Ovest a Sud-Est. Percorribile in circa 2 settimane, viene considerato come uno dei trekking a lunga percorrenza (Grande Randonnée – GR in francese) più belli d’Europa: tra sentieri rocciosi, laghi, creste, torri di roccia e panorami con la vista che spazia fino al mare. Solitamente un viaggio in Corsica viene infatti associato proprio al mare, con le sue acque cristalline e le splendide spiagge: nell’entroterra ci si addentra invece in un ambiente quasi alpino, dove la vegetazione e il microclima cambiano rapidamente.



La Corsica è infatti un’isola prevalentemente montuosa, le cui cime arrivano a toccare i 2.700 metri e si trovano all’interno del Parco Naturale Regionale della Corsica, che occupa un quarto dell’isola. Lo spartiacque del parco è proprio il sentiero del GR20, che si snoda per 200 km di continue salite e discese sul territorio roccioso della Corsica per un dislivello complessivo di circa 12.700 metri in salita. Il sentiero richiede una buona preparazione fisica ed abitudine al trekking in montagna: inoltre è fondamentale prepararsi prima di partire, con una serie di accorgimenti che vogliamo condividere con voi.

In questo primo articolo vi racconteremo infatti i dettagli del nostro viaggio in Corsica lungo il trekking GR20: come percorrere il sentiero in autonomia? Come organizzarsi per il cibo? Dove dormire? Quanto costa il GR20? Partiamo!
GR20: i nostri dettagli
Difficoltà
Come già detto, il GR20 è un percorso di trekking che copre una distanza di circa 200 km e 12.700 metri di dislivello in salita. Oltre ad essere solitamente incluso tra i percorsi più belli del nostro continente, viene anche considerato come il trekking più difficile d’Europa. Questo perché il sentiero presenta spesso dei tratti rocciosi dove per proseguire bisogna letteralmente aggrapparsi alle rocce e muoversi sforzando braccia e ginocchia. Non si tratta infatti di una passeggiata: sono pochi i punti, specialmente al Nord, dove è possibile “camminare in montagna” come lo intendiamo solitamente. In altri punti ancora, ma sono molto pochi, ci sono dei tratti attrezzati con corde metalliche a cui tenersi. Ma in ogni caso non è necessaria l’attrezzatura da ferrata per percorrere il GR20.

Prima di partire avevamo deciso di programmare una serie di uscite nelle Dolomiti per allenarci con trekking dal dislivello crescente (trovate tutti i dettagli del nostro allenamento di trekking in questo articolo-cliccate qui). Ma in tutti i sentieri che abbiamo percorso, non abbiamo incontrato nessuna difficoltà pari a quelle affrontate lungo il GR20. Oltre alle salite rocciose, ancora più delicate sono le discese: si procede a passo lento, molto lento, appoggiandosi a rocce e massi sporgenti, cercando di non sforzare troppo le ginocchia ed aiutandosi con dei bastoncini da trekking.

Nonostante le difficoltà, il GR20 è un percorso comunque fattibile, se affrontato con la giusta preparazione e motivazione, soprattutto per affrontare almeno 1.000 metri di dislivello giornalieri in salita e discesa.
GR20 in 11 tappe
Il percorso del GR20 parte da Calenzana, vicino a Calvi nella zona Nord-Ovest della Corsica, e termina a Conca vicino alla costa a Sud-Est. Come indicazione di massima, il GR20 viene solitamente diviso in 16 tappe. Noi abbiamo cercato di accorpare le tappe più corte, in maniera tale da guadagnare qualche giorno nel caso in cui avessimo dovuto restare fermi per il maltempo. Questo non è accaduto, così i giorni che avevamo guadagnato all’inizio li abbiamo mantenuti fino al termine, completando il GR20 in 11 giorni. Non è stato semplice, perché quando abbiamo accorpato due tappe in un giorno ci siamo trovati a camminare per 13 ore, ma abbiamo voluto approfittare delle giornate di bel tempo, camminando dalle 5 di mattina alle 6 di sera.

Il percorso da Calenzana a Conca rappresenta l’itinerario classico, da Nord a Sud. Alcuni decidono di percorrere il GR20 da Sud a Nord, cominciando dolcemente per poi arrivare alla parte più dura del Nord. Secondo noi, è invece stato un bene affrontare la parte più difficile, il Nord, subito nei primi giorni quando non eravamo ancora affaticati. Inoltre il GR20 può anche essere diviso in GR20 Nord e GR20 Sud, sfruttando la tappa intermedia di Vizzavona (GR20 Nord: Calenzana-Vizzavona, 100 km, o GR20 Sud: Vizzavona-Conca, 80 km).




Noi abbiamo deciso di percorrere tutto il GR20 partendo da Nord, arrivando in auto a Calenzana (essendo arrivati con il traghetto a Bastia, nel Nord-Est della Corsica). Una volta arrivati a Conca, abbiamo poi preso due diversi pullman per tornare a Calenzana. Di seguito trovate la divisione delle nostre tappe giornaliere:
GR20 Nord

- 1. da Calenzana al Rifugio d’Ortu di u Piobbu – 12 km, 1.550m di dislivello in salita e 235m in discesa, 7 h di percorrenza
- 2. dal Rifugio d’Ortu di u Piobbu ad Ascu Stagnu – 18 km, 1.540m di dislivello in salita e 1.670m in discesa, 11 h di percorrenza
- 3. da Ascu Stagnu ad Auberge U Vallone, 9 km, 1.250m di dislivello in salita e 1.230m in discesa, 10h di percorrenza
- 4. dalla Bergerie Auberge U Vallone a Castel di Vergio, 15 km, 850m di dislivello in salita e 870m in discesa, 6 ore di percorrenza
- 5. da Castel di Vergio al Rifugio Petra Piana, 27km, 1.650m di dislivello in salita e 1.215 in discesa, 13 ore di percorrenza
- 6. dal Rifugio Petra Piana a Vizzavona 22km, 1.170m di dislivello in salita e 2.090 in discesa, 13 ore di percorrenza
Per maggiori dettagli sui singoli tratti di sentiero percorsi nel GR20 Nord, leggete il nostro articolo con la descrizione di tutte le tappe: Trekking GR20 in Corsica: le nostre tappe – Parte 1 – GR20 Nord (cliccate qui)
GR20 Sud
- 7. da Vizzavona a Bocca di Verdi, 30km, 1.320m di dislivello in salita e 955m in discesa, 10 ore di percorrenza
- 8. da Bocca di Verdi al Rifugio d’Usciolu, 16 km, 1.290m di dislivello in salita e 830m in discesa, 8 ore di percorrenza
- 9. Rifugio d’Usciolu al Rifugio d’Asinau, 17km, 1.010m di dislivello in salita e 1.225m in discesa, 8 ore di percorrenza
- 10. dal Rifugio d’Asinau al Rifugio d’I Paliri, 16km, 600m di dislivello in salita e 895m in discesa, 6:30 ore di percorrenza
- 11. dal Rifugio d’I Paliri a Conca, 14km, 480m di dislivello in salita e 1.470m in discesa, 5 ore di percorrenza
Per maggiori dettagli sul GR20 Sud, leggete il nostro articolo con la descrizione di tutte le tappe: Trekking GR20 in Corsica: le nostre tappe – Parte 2 – GR20 Sud (cliccate qui)


Per organizzare il vostro itinerario, vi consiglio di leggere il libro scritto in inglese, “The GR20 Corsica: The High Level Route”, che contiene informazioni molto dettagliate su ognuna delle classiche 16 tappe in cui viene diviso il percorso. Cliccate qui per comprarlo su Amazon.
Mappe e GPS

Come si può partire senza una mappa? In questo caso diciamo che la mappa non era assolutamente indispensabile, infatti il sentiero è ben segnalato con i classici segni orizzontali bianco-rossi. Attenzione: i segnali gialli indicano le varianti del GR20, mentre il tracciato principale del GR20 è indicato solo ed esclusivamente dai segni bianco-rossi. Ad ogni modo abbiamo portato lo stesso una piccola mappa come “backup”. Prima di partire avevamo comprato la mappa cartacea “Carte en poche Corse: le GR20” poco ingombrante e leggera (cliccate qui per trovarla su Amazon).
Lo stesso per quanto riguarda il GPS, non è stato necessario ma lo utilizzavo nel mio orologio da polso per registrare la traccia del sentiero e per monitorare l’altitudine, utile per comprendere le distanze e lo stato d’avanzamento giornaliero.
Dove dormire

Lungo il percorso si trovano dei piccoli e semplici rifugi a circa 6-8 ore di cammino di distanza l’uno dall’altro. Premessa: il campeggio libero è vietato in tutto il parco, pertanto si può piazzare la tenda solo nelle vicinanze dei rifugi, pagando al rifugio stesso la quota per il posto. Le opzioni per dormire sono quindi tre:
- dormire in rifugio: i posti letto disponibili sono veramente pochi e pertanto vanno prenotati in anticipo sul sito ufficiale del parco (cliccate qui). Lo svantaggio in questo caso è che sarete vincolati alla vostra prenotazione: vincolo che può rappresentare un problema nel caso in cui il maltempo vi obbligherà a fermarvi. Inoltre, sentendo alcuni racconti, i posti letto nei rifugi non sono molto puliti e la minaccia delle cimici dei letti aleggia costantemente;
- dormire in una delle tende che noleggiano i rifugi: le tende sono pre-montate e messe a disposizione dei rifugi, ma anche in questo caso è necessaria la prenotazione tramite il sito ufficiale del parco;
- dormire nella vostra tenda che vi porterete nello zaino: questa, a nostro avviso, è l’opzione migliore perché vi permette di essere completamente indipendenti, a patto di portare una tenda idonea e soprattutto leggera.
Noi abbiamo scelto di organizzarci con la nostra tenda portata nello zaino. Tenda che deve avere una buona resistenza all’acqua ed essere completamente auto-portante, ossia che si regge da sola senza doverla per forza picchettare al terreno. Questo requisito non è indispensabile ma è caldamente consigliato, in quanto alcuni terreni su cui abbiamo piazzato la tenda erano molto rocciosi ed era quasi impossibile picchettare. Ovviamente c’erano anche molti massi a cui poter affidarsi per ancoraggi di fortuna, ma in ogni caso sono stato contento di aver scelto una tenda auto-portante.
Per saperne di più sulla nostra attrezzatura da trekking ed altri consigli, leggete il nostro articolo: Cosa portare nello zaino per il trekking del GR20 in Corsica (cliccate qui).

Servizi dei rifugi
Un piccolo appunto per quanto riguarda i rifugi: sono strutture molto piccole nella maggior parte dei casi, con un solo locale come zona comune per pranzo/cena ed un dormitorio.
Piazzando la tenda nei dintorni del rifugio, e pagando la quota per il posto tenda (vedete sotto al paragrafo dei “costi”), si ha accesso agli altri servizi del rifugio. Bagni e docce che solitamente sono separati dall’edificio principale del rifugio. Le docce sono per la maggior parte fredde, tranne in alcuni casi: le docce con acqua calda le abbiamo trovate ad Ascu Stagnu (la sera del secondo giorno) e a Vizzavona (la sera del sesto giorno).
Una nota per quanto riguarda l’elettricità: in alcuni rifugi si trovano delle prese elettriche, ma dovrete fare la fila per caricare i vostri dispositivi, visto che solitamente si tratta di 5 prese elettriche di una ciabatta per tutti i 20-30 ospiti del rifugio+tende. In altri casi il rifugio non mette a disposizione le prese elettriche o fa pagare 1 o 2 € per la ricarica completa del telefono. Il nostro consiglio è quello di fare affidamento esclusivamente su una propria power bank, per poi ricaricarsi nei rifugi solo quando c’è disponibilità. Cliccate su questo link per vedere su Amazon la power bank che abbiamo utilizzato noi, fin dal trekking in Patagonia: veramente leggera e con una lunga durata, ci ha accompagnato per 9 giorni. Ovviamente, fate un uso moderato di tutti i dispositivi elettronici!
In tutti i rifugi sono poi disponibili i raccoglitori per i rifiuti, seguendo le logiche della raccolta differenziata. E’ importante poter lasciare i propri rifiuti al rifugio, per non caricarsi di peso eccessivo durante il giorno.
Infine, per ultimo ma non meno importante, tra i servizi più importanti forniti dai rifugi ci sono quelli che riguardano cibo e bevande, e qui arriviamo al prossimo punto:
Come organizzarsi per l’acqua e il cibo
Tra le cose più importanti: l’acqua è fortunatamente disponibile da piccole sorgenti poste all’esterno di ogni rifugio. L’acqua con cui abbiamo riempito le nostre borracce aveva sempre un buon gusto e non abbiamo mai avuto bisogno di utilizzare le pastiglie disinfettanti che ci eravamo portati da casa. L’importante è riempire le borracce la mattina, e dosarle fino al rifugio seguente (noi partivamo la mattina con 3 borracce da un litro piene d’acqua, quindi circa 1,5 litri a testa).
Tutti i rifugi sono dotati di cucina e preparano pasti caldi: colazione, pranzo e cena. In più, sempre presso i rifugi, si trovano in vendita alcuni generi alimentari, dove poter comprare pane, formaggio, salumi, noccioline salate (in francese cacahuètes), biscotti, cioccolata ed altro ancora tipo fazzoletti e carta igienica.
L’alternativa ai rifugi è portarsi da casa, e quindi nello zaino, tutto il cibo necessario per più giorni di trekking, in aggiunta al fornelletto con pentole e bombolette di gas. Una volta terminate le scorte di gas, si possono trovare le bombolette in alcuni rifugi, non tutti però. Comode da mangiare sono le buste di cibi liofilizzati, alle quali basta aggiungere dell’acqua calda. Questa soluzione è fattibile anche perché ogni rifugio mette a disposizione una piccola cucina, solitamente all’aperto sotto una piccola struttura, nella zona delle tende.
Considerando il peso aggiuntivo che sarebbe stato necessario per portare il cibo e l’attrezzatura per cucinare, noi avevamo scelto di organizzarci così:
- compravamo nei rifugi il pane e formaggio o salame per prepararci i panini come pranzo al sacco
- per cena: o mangiavamo presso il rifugio o finivamo il pane con formaggio che avevamo ancora.
Un appunto per quanto riguarda la cena nei rifugi: è abbondante, essendo composta da un primo piatto tipo zuppa di lenticchie, un secondo a base di formaggi, pane e salumi ed infine un budino come dessert. Ovviamente non abbiamo cenato ogni sera in rifugio, anche per una questione di costi. E qui arriviamo all’ultimo punto.
Costi
Vediamo di seguito i dettagli per le principali voci di costo che caratterizzano il trekking del GR20:
Dormire
- Posto letto in rifugio: 14 € a persona;
- Posto tenda vicino al rifugio: 6 o 7 € a persona (dipende dal rifugio);
- Noleggio tenda: 11 € (in aggiunta al costo a persona per il posto tenda: quindi per 2 persone il totale sarà di 23 €, o 25 €, a seconda del rifugio).
Cibo
- Colazione in rifugio: tra gli 8 e i 10 €, ed è composta da pane, marmellata, burro ed una bevanda calda. Non proprio economica, noi abbiamo fatto colazione in rifugio solo una volta, per il resto mangiavamo cioccolata o biscotti comprati nei rifugi e da bere avevamo del the in polvere, portato da casa, da sciogliere nell’acqua fredda. Avremmo preferito il the caldo, ma ricordiamo del peso del fornelletto+gas;
- Cena in rifugio: circa 20 € a testa e comprendeva, come detto prima, primo, secondo e dessert;
- Cena con “menu à la carte“: scritta così, sembra un’opzione da ristorante in centro a Parigi, in realtà è l’unico modo per risparmiare un po’ sulla cena e magari comprare solo una omelette a testa! (circa 6 o 8 €)
- Generi alimentari e vari nei rifugi: i prezzi erano abbastanza allineati tra i vari rifugi e qui vi riporto le cose principali che si trovavano. Lattina di Coca-Cola 3 €, lattina di birra da 0,5l a 5 €, tavoletta di cioccolata 2,5 €, pacchetto di biscotti 2,5 €, pagnotta (davvero grande) 2 o 3 €, una piccola forma di formaggio 8 €, saucisson (un salamino da affettare) 8 o 10 €, noccioline salate 2,5 €, patatine 1 o 2 €, marmellatine 0,50 €, rotolo di carta igienica 1 €.
Ovviamente i prezzi per il cibo non sono economici, ma il più delle volte bisogna considerare l’immenso costo per trasportare tutte le scorte presso i rifugi tramite elicottero o con i muli lungo i sentieri.
Totale
In definitiva, portandosi la propria tenda e cenando/comprando del cibo nei rifugi, considerate un tetto massimo di 40 € a persona al giorno. Vi consiglio di considerare l’importo massimo, soprattutto per calcolare la somma di contanti da portare con voi, visto che i bancomat saranno fuori uso per tutto il GR20. O meglio, in alcuni rifugi sono accettati, ma non ci farei affidamento. Ovviamente alcuni giorni la cifra di 40 € a persona sarà esagerata, come quando per cena mangiavamo pane e formaggio.
Eccoci arrivati alla fine di questo articolo. Il trekking del GR20 è stato incredibile e, nonostante ciò, si trova ancora fuori dai percorsi europei più “famosi”. Questo trekking vi ispira? Fatecelo sapere nei commenti!
Ciao! Grazie per la guida!
Per quanto riguarda i generi di prima necessità, nei rifugi si trovano anche cibi liofilizzati o pasta/riso?
Ciao Andrea, grazie a te per il commento! per quanto riguarda cibi liofilizzati/pasta/riso diciamo che non si trovano sempre in tutti i rifugi del GR20. Nella maggior parte dei casi si trovano bibite, pane, formaggio, salumi, cioccolata, frutta secca e qualche volta anche le bustine classiche di minestre, ma appunto non in tutti i rifugi. Se vuoi andare sul sicuro, ti consigliamo di portarti qualche busta di minestre/cibi liofilizzati da casa, per poi integrare sul posto con pane, formaggio, salumi ecc.
Ciao…sarei interessato a fare metà del percorso a settembre in solitaria. Quello che mi dicono un po’ difficoltoso è raggiungere la partenza e tornare dalla fine verso i porti di imbarco. Sai dirmi come vi siete organizzati voi? Grazie
Ciao Roberto, un po’ difficoltoso ma è tutto fattibile tramite i pullman locali. Noi siamo arrivati a Bastia in traghetto e poi siamo andati con la nostra auto fino a Calenzana. Alla fine del GR20, quando siamo arrivati a Conca, abbiamo preso una piccola navetta che dall’hotel “Gite la Tonnelle” porta fino alla fermata del bus di St.Lucie Porto-Vecchio. Da qui si seguono gli orari e le fermate della linea che collega Porto Vecchio fino a Bastia (trovi l’overview del percorso qui: https://www.rapides-bleus.com/porto-vecchio-bastia/).
Prima di arrivare a Bastia, si può scendere a Casamozza, per prendere poi un altro pullman che porta fino a Calvi, e da Calvi si trova un altro pullman per Calenzana (questo percorso si può fare quindi anche all’andata: da Bastia fino a Casamozza, poi fino a Calvi e infine cambio per Calenzana). Trovi alcune informazioni su queste linee di bus a questo link https://www.bastia-tourisme.com/it/viaggio-in-pullman/
GRAZIE!…molto gentile