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Da Pederü al Rifugio Fanes e Lago di Limo: trekking nelle Dolomiti in Val Badia

Il Parco Naturale Fanes-Sennes-Braies è uno dei regni dolomitici più affascinanti: situato nella provincia di Bolzano, tra la Val Pusteria e la Val Badia, è considerato un paradiso di escursioni e percorsi di trekking, soprattutto nel cuore del parco dove troviamo il Rifugio Fanes (2.060 m.), una delle prime tappe dell’Alta Via numero 1 delle Dolomiti. Punto di partenza di numerosi itinerari verso il cuore del parco è il rifugio e albergo alpino Pederü (1.548 m.), raggiungibile in auto da San Vigilio di Marebbe in Val Badia.

Un percorso incantevole e semplice, nel regno del gruppo delle Dolomiti di Fanes, intervallata da numerosi altopiani verdi e numerose malghe. Questo percorso di trekking ci condurrà nel cuore dell’Alpe di Fanes, un verde alpeggio caratterizzato dal Lago di Limo e dai rifugi Lavarella, Rifugio Fanes e Malga Fanes Grande. L’alpe di Fanes è un paradiso per le escursioni estive, adatte a tutta la famiglia. Il fascino di quest’Alpe è poi accentuato dal legame con i racconti di origine ladina del leggendario popolo di Fanes, che abitava in queste zone. Numerosi sono i racconti e le fiabe legate a questo popolo, che caratterizza quest’Alpe come il Regno di Fanes. Partiamo!

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Nei pressi del Lago di Limo (2.159 m.): a sinistra la cima del Vallon Bianco (2.675 m.), a destra la cima Piz Forcia Rossa III (2.786 m.) ed al centro, in secondo piano, la Tofana di Dentro (3.238 m.)

Percorso di trekking da Pederü al Rifugio Fanes, Lago di Limo e Malga Fanes Grande

  • dal rifugio Pederü (1.548 m.), dove è possibile lasciare l’auto presso un parcheggio, si comincia a camminare lungo il sentiero 7, seguendo le indicazioni contrassegnate dal triangolo “1” simbolo dell’Alta Via dolomitica. Il sentiero ci porta in salita verso il Lago Piciodel, a 1.819 m. (45 min) e poi al rifugio Lavarella, 2.042 m. (45 min);
  • Il Rifugio sorge proprio vicino al Rifugio Fanes, ücia de Fanes in ladino (2.060 m.), al quale è collegato dal sentiero 11. Il sentiero 11 poi continua a condurci in salita fino al passo di Limo (2.174 m.) ed in seguito al Lago di Limo (2.159 m.) (20 minuti dal Rifugio Fanes)
  • proseguendo ancora lungo il sentiero 11 possiamo arrivare facilmente in leggera discesa fino alla Malga di Gran Fanes, ütia de Gran Fanes in ladino (2.105 m.), in altri 20 min.

Percorso Totale

  • Dislivello: circa 630 metri in salita, all’andata, ed altrettanti in discesa
  • Distanza: circa 16 chilometri totali tra andata e ritorno.
  • Tempo di percorrenza: calcolate in totale circa 2 ore e mezza circa per l’andata e 2 ore per il ritorno (pause escluse); complessivamente 4 ore e mezza di cammino, senza considerare le pause
  • Difficoltà: il percorso è molto facile, e si sviluppa quasi completamente su un largo sentiero costituito da una strada sterrata, ad eccezione del primo tratto dopo il Pederü. Il dislivello è medio ma viene affrontato sempre gradualmente e senza tratti troppo faticosi. La durata può sembrare elevata per il dislivello abbastanza contenuto, ma in realtà c’è da considerare una buona lunghezza in chilometri, ma in generale il percorso non presenta nessuna difficoltà particolare.

Noi abbiamo percorso l’itinerario da Pederü alla Malga Gran Fanes in due giorni differenti nel corso del nostro trekking lungo l’Alta Via nr. 1 delle Dolomiti (trovate tutti i dettagli qui Alta Via 1 delle Dolomiti: guida e consigli (cliccate qui). L’Alta Via 1 delle Dolomiti segue proprio il sentiero 7 e 11: noi siamo arrivati a Pederü prima del tramonto (arrivando dal Rifugio Biella) e abbiamo proseguito fino al Lago Piciodel, per poi proseguire la mattina seguente verso il Rifugio Fanes e lago di Limo.

Partenza da Pederü

Il punto di partenza di questo itinerario è appunto l’albergo alpino Pederü (sito web https://www.pederue.it/it): non si tratta infatti di un vero e proprio rifugio in quanto è raggiungibile comodamente in macchina, è dotato di ampio parcheggio ed è caratterizzato da numerose camere per gli ospiti. L’albergo si raggiunge in circa un quarto d’ora di auto da San Vigilio di Marebbe (BZ) in Val Badia.

Da Pederü seguiamo facilmente le indicazioni del sentiero nr. 7 diretto verso il Rifugio Fanes, approfittando di una breve sosta per leggere i numerosi ed interessanti cartelli informativi, che spiegano vari aspetti legati al territorio del Parco Naturale Fanes-Senes-Braies. Il sentiero 7 procede nel verde prato che circonda il Pederü per poi cominciare molto presto a procedere in leggera salita.

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Lungo il sentiero 7, all’inizio della salita: parte terminale el Vallone di Fanes con il Rifugio Pederü (1.548 m.) al centro

Il sentiero 7 procede così a zig-zag in un bosco non troppo fitto, costituito principalmente da bassi arbusti: la salita è molto agevole ed il dislivello si affronta gradualmente. Dal piccolo boschetto, il sentiero attraversa poi un ghiaione lungo il fianco detritico del vallone.

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La salita continua, mentre il sentiero è sovrastato dalla roccia dolomitica della punta della Croda del Ciamin (2.610 m.), cima nel gruppo di Fanes.

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Lago Piciodel

Dopo una quarantina di minuti in salita il sentiero comincia a proseguire in piano in mezzo ad vallone detritico e coperto da bassi arbusti. Siamo nelle vicinanze del Lago Piciodel (1.819 m.), prima tappa di questa escursione.

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Ancora le cime della Croda del Ciamin

Arriviamo in questa zona al calar del sole, con delle nuvole minacciose che cominciano ad avvicinarsi ed addensarsi. Durante la notte infatti un brutto temporale si scatena per qualche ora tra tuoni, fulmini e lampi, facendoci sussultare (e tenendoci quasi sempre svegli..!) all’interno della nostra tenda.

La mattina seguente le nuvole continuano ad accompagnarci, ma questa volta senza un aspetto minaccioso.

Un silenzio ovattato ha preso il posto del rumore assordante della sera precedente: la quiete dopo la tempesta..

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Riprendiamo così a camminare ai margini della strada forestale sterrata, finché ad un certo punto un cartello ci guida verso un sentiero che si discosta dalla stradina, in direzione Rifugio Lavarella e Rifugio Fanes, sempre lungo il sentiero 7.

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Sentiero 7 verso i rifugi Lavarella e Fanes

Il sentiero, una volta staccatosi dalla strada forestale, comincia a condurci in leggera salita verso l’Alpe di Fanes. Questo tratto di sentiero è molto piacevole e ci conduce rapidamente in quasi 45 minuti ai Rifugi Fanes e Lavarella.

Rifugio Fanes

Raggiungiamo così il Rifugio Fanes, ücia de Fanes in ladino, introdotto da questo splendido cartello, che dal sentiero 7 ci guida verso il sentiero 11:

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Verso il Rifugio Fanes: il sentiero 7 ora lascia spazio al sentiero 11. Accanto al dipinto del rifugio, troviamo la principessa Dolasilla, figlia del re del Regno dei Fanes e protagonista di varie leggende

Da Pederü considerate in totale 1 ora e mezza di cammino per raggiungere il Rifugio Fanes, senza contare le pause. Ci fermiamo così per una seconda colazione, dopo la prima già fatta al risveglio in tenda, al rifugio Fanes. Vicino al Fanes si trova anche il rifugio Lavarella, ben visibile e raggiungibile in pochi minuti di cammino. Il Rifgio Fanes è veramente un punto di snodo per numerosi e bellissimi sentieri di trekking (qui trovate il link al sito web del rifugio: https://www.rifugiofanes.com/)

Noi ci fermiamo al Fanes, dove attendiamo l’uscita dei primi timidi raggi di sole che iniziano a riscaldare questa mattinata estiva.

Il Regno dei Fanes

Dal vicino Rifugio Lavarella è possibile intraprendere un sentiero diretto verso il leggendario “Parlamento delle Marmotte”, un anfiteatro naturale caratterizzato da stratificazioni rocciose che ricordano appunto le gradinate di un parlamento. Sicuramente uno spunto per una prossima escursione!

Le Marmotte avevano un ruolo fondamentale nelle leggendarie saghe del Regno dei Fanes, uno dei popoli più antichi che abitarono queste zone delle Dolomiti, risalenti all’età del ferro (1000 a.C.). Storia e leggenda si mescolarono attorno a questo popolo dei Fanes, dando vita nei secoli seguenti ad una serie di racconti e nomi e che tuttora vengono utilizzati nella lingua ladina, riportandoci a storie e fiabe di un mondo dominato dalla magia e dal mistero. Il regno dei Fanes viene declinato in una serie di racconti e leggende di un popolo dove dominavano poteri magici, reami, principesse, e forze sovrannaturali.

Tra i protagonisti dei racconti ritroviamo proprio le marmotte, fedeli alleate del popolo dei Fanes, a cui venne intitolato l’anfiteatro sopra citato! La leggenda narra che i Fanes siano ancora nascosti nelle loro montagne, in attesa della rinascita del loro regno, magari proprio all’interno del Ciastel di Fanes, cima che raggiunge i 2.656 metri, nell’anfiteatro roccioso alle spalle del Lavarella.

Sicuramente un risvolto affascinante di quest’Alpe che le conferisce un carattere ancora più fiabesco e misterioso!

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Il rifugio Fanes – ücia de Fanes – 2.060 m.
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Nel cuore delle Dolomiti di Fanes: a sinistra il Monte Sella di Fanes (Piz de Sant Antone, 2.655 m.)

Lago di Limo

Dal Rifugio Fanes il sentiero 11 prosegue in salita verso il Passo di Limo: il sentiero è molto largo e può considerarsi a tutti gli effetti una strada sterrata forestale. La salita è pertanto facile, ma regala panorami bellissimi verso l’Alpe di Fanes e verso le tappe precedenti della nostra Alta Via, portandoci ad intravedere la cima della Croda del Becco (2.810 m.), che ha caratterizzato la prima tappa del percorso partendo dal lago di Braies (leggete di più in questo articolo Trekking dal Lago di Braies al Rifugio Biella (cliccate qui)

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Verso il Passo di Limo: in fondo al centro notiamo la forma arrotondata e smussata della cima della Croda del Becco (2.810 m.)

La salita ci conduce velocemente al Passo di Limo (2.174 m.) e poi al Lago di Limo (2.159 m.), uno splendido specchio d’acqua che troviamo caratterizzato da splendide sfumature verde smeraldo: un altro luogo dove è doveroso fare una pausa contemplativa!

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Il sentiero 11 ai margini del Lago di Limo (2.159 m.)

Il sentiero ora procede in piano, sempre su una larga stradina sterrata: questo è un tratto del percorso davvero incantevole, con imponenti cime dolomitiche che si palesano davanti ai nostri occhi. Si tratta delle cime delle Dolomiti del Gruppo di Fanes, con la vista che comincia a raggiungere anche il gruppo delle Tofane.

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A sinistra la cima del Vallon Bianco (2.675 m.), a destra la cima Piz Forcia Rossa III (2.786 m.) ed al centro, in secondo piano, la Tofana di Dentro (3.238 m.)

Malga di Gran Fanes

Camminando sul largo sentiero 11 in leggera discesa, tra vasti prati verdi disseminati di rocce, raggiungiamo senza sforzo la Malga di Gran Fanes, ütia de Gran Fanes in ladino (2.105 m.), incastonata in un panorama incantevole:

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La Malga di Gran Fanes sulla sinistra; sullo sfondo ancora le Dolomiti del gruppo di Fanes: a destra la Cima Campestrin Nord (2.834 m.), e a sinistra la Cima Piz Forcia Rossa III (2.786 m.); al centro il roccioso Vallon Bianco dominato dal Monte Ciastel (2.817 m.) e Monte Cavallo (2.912 m.)
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Dalla Malga di Fanes Grande si può tornare al Pederü percorrendo lo stesso sentiero dell’andata, temrinando così questo splendido e magico percorso di trekking nel Regno di Fanes e al rifugio Fanes!

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