L’Alta Via 1 delle Dolomiti è un sentiero che attraversa da Nord a Sud alcuni dei gruppi dolomitici più belli. Dal Lago di Braies, in Val Pusteria in provincia di Bolzano, si prosegue nell’Alpe di Fanes fino alle maestose Tofane, per poi raggiungere i gruppi montuosi altrettanto spettacolari di Croda da Lago, Pelmo e Civetta, fino a concludere il percorso tra le Dolomiti Bellunesi, raggiungendo proprio la città di Belluno. Un percorso di trekking tra le Dolomiti lungo 120 km, percorribile in un lasso di tempo che può variare dai 7 agli 11 giorni.
L’Alta Via 1 attraversa i principali e più famosi gruppi delle Dolomiti, dette anche i “Monti Pallidi”, per la loro affascinante colorazione chiara che le contraddistingue e per le caratteristiche della roccia dolomia, la cui composizione ha dato vita ad innumerevoli torri e guglie rocciose, in un paesaggio sorprendentemente mozzafiato. L’Alta Via 1 viene anche definita come la “classica”: si tratta della prima Alta Via istituita tra le Dolomiti, ed è sicuramente la più famosa.


In questo articolo vogliamo raccontarvi i dettagli del nostro percorso di trekking lungo l’Alta Via 1 delle Dolomiti: quali sono le tappe? Come percorrere l’Alta Via 1 delle Dolomiti in tenda? Come organizzarsi per il cibo? Partiamo!




Alta Via 1 delle Dolomiti: i nostri dettagli
Panoramica e difficoltà
- 120 km di lunghezza;
- 7.850 metri di dislivello in salita e 8.800 metri di dislivello in discesa;
- dai 7 agli 11 giorni di percorrenza possibili.
Questi sono i numeri principali che caratterizzano l’Alta Via 1 delle Dolomiti. Un percorso impegnativo, ma non per questo difficile. I sentieri infatti sono spesso agevoli e sempre ben tracciati: le uniche due ferrate che si presentato lungo il cammino (ferrata da Ra Gusela a Passo Giau e la ferrata dal Bivacco Màrmol sul Monte Schiara) possono essere comodamente evitate con delle semplici deviazioni. I sentieri non rappresentano pertanto un ostacolo, e nemmeno il dislivello complessivo, che può essere affrontato a tappe in media dagli 800-1000 metri di dislivello in salita al giorno.

Unica nota riguardante i tratti esposti: in vari tratti il sentiero dell’Alta Via si restringe e assume le sembianze di un classico sentiero escursionistico; tuttavia segnaliamo un unico tratto che potrebbe presentare un ostacolo per chi soffre di vertigini, ossia la salita finale alla Forcella de Zita Sud dal Rifugio Pramperet (che noi abbiamo attraversato nel nostro penultimo giorno di cammino).
Alta Via 1 delle Dolomiti in 8 tappe

Il sentiero dell’Alta Via 1 delle Dolomiti viene solitamente diviso in circa 11 tappe dalle guide e libri sull’argomento. Chiaramente si possono percorrere diverse “varianti” che si incontrano lungo il percorso, pertanto la durata del cammino può variare. Noi abbiamo seguito il percorso classico, e nelle giornate di bel tempo abbiamo camminato più a lungo, fino al tramonto, e questo ci ha permesso di terminare l’Alta Via nelle seguenti 8 tappe:
- 1. dal Lago di Braies al Lago Piciodel (situato tra il Rifugio Pederù ed il Fanes) – 17 km, 1310m di dislivello in salita e 980m in discesa, 8 h di percorrenza + 2 h di pause. A questo link potete leggere il nostro resoconto dettagliato della prima parte di questa prima tappa, Trekking dal Lago di Braies al Rifugio Biella (cliccate qui);

- 2. dal Lago Piciodel al Rifugio Scotoni – 13 km, 750m di dislivello in salita e 580m in discesa, 5 h di percorrenza + 1 h di pause;

- 3. dal Rifugio Scotoni al Rifugio Dibona – 10 km, 830m di dislivello in salita e 730m in discesa, 5 h e 30 minuti di percorrenza + 1 h di pause;


- 4. dal Rifugio Dibona alla Forcella Col Piombin (tra Passo Giau e la Forcella Giau) – 12 km, 1.060m di dislivello in salita e 860m in discesa, 6 h di percorrenza + 1 h di pause;



- 5. dalla Forcella Col Piombin al Lago Coldai – 20 km, 1.150m di dislivello in salita e 1.220 in discesa, 9 h di percorrenza + 3 h di pause. A questo link potete leggere il nostro resoconto dettagliato dell’ultima parte di questa tappa, Trekking da Palafavera al Rifugio e Lago Coldai nel gruppo del Civetta (cliccate qui);



- 6. dal Lago Coldai al Rifugio Carestiato – 19 km, 1.160m di dislivello in salita e 1.590m in discesa, 9 h e 30 minuti di percorrenza + 1h e 30 minuti di pause;
- 7. dal Rifugio Carestiato a Forcella la Vareta – 19 km, 1480m di dislivello in salita e 1.500 m in discesa, 10 h di percorrenza + 2 h di pause;

- 8. dalla Forcella la Vareta alla fermata del bus La Pissa – 10 km, 100m di dislivello in salita e 1.340 in discesa, 3 h e 30 minuti di percorrenza.
Per maggiori dettagli sui singoli tratti di sentiero percorsi lungo l’Alta Via, leggete il nostro articolo con la descrizione di tutte le tappe: Alta Via 1 delle Dolomiti: le nostre 8 tappe (cliccate qui)
Per ogni tappa il nostro consiglio è quello di considerare sia il tempo di percorrenza sia il tempo di pause o soste, in maniera tale da pianificare una durata complessiva per ogni tappa.
Dolomitibus: ultima tappa verso Belluno
Nota: dalla fermata del bus di La Pissa, si raggiunge facilmente il centro di Belluno in autobus. Trovate gli orari della compagnia Dolomitibus a questo link (cliccate qui). La linea da cercare è la numero 1, da Agordo a Belluno (la fermata di La Pissa è opzionale, pertanto non la troverete nel tabellone pdf degli orari online, ma considerate che si trova appena dopo la fermata di La Muda, quindi considerate come riferimento proprio l’orario di questa fermata).
Mappe e libri utili
Libri-Guide
Per organizzare il vostro itinerario, vi consiglio di leggere il libro, scritto in inglese, “Trekking in the Dolomites: Alta Via 1 and Alta Via 2 with Alta Via Routes 3-6 in Outline”, che contiene informazioni molto dettagliate su ognuna delle classiche 11 tappe in cui viene diviso il percorso. Cliccate qui per comprarlo su Amazon
Si tratta di una guida della serie Cicerone, di cui avevamo molto apprezzato anche la guida che avevamo utilizzato nel corso del GR20 in Corsica (cliccate qui per sapere di più sul nostro itinerario di trekking nelle montagne della Corsica lungo il GR20). Un altro punto di forza di questa guida, è la possibilità di acquistarla in formato Kindle, e di poterla così leggere tramite applicazione direttamente sul vostro smartphone, anche durante l’Alta Via, risparmiandovi il peso del libro nello zaino!
Un’altra valida guida è costituita dal libro “Alta via 1 delle Dolomiti. Da Monguelfo a Belluno (con appendice Belluno Venezia)”, scritto in lingua italiana, ma disponibile solo nel formato con copertina flessibile (non anche nel formato Kindle). Cliccate qui per comprarlo su Amazon.
Mappe cartacee
Inoltre, sempre utili da tenere nello zaino, le mappe cartacee ci hanno aiutati nel corso delle varie tappe per verificare tutte le deviazioni a nostra disposizione e le effettive distanze di cammino che non erano indicate nella guida. Le mappe che abbiamo utilizzato sono le classiche della serie Tabacco, nei seguenti numeri, ordinate in base alle tappe dell’Alta Via:
- 1. Tabacco 031 – Dolomiti di Braies – Marebbe (cliccate qui per trovarla su Amazon);
- 2. Tabacco 03 – Cortina d’Ampezzo e Dolomiti Ampezzane (cliccate qui per trovarla su Amazon);
- 3. Tabacco 025 – Dolomiti di Zoldo, Cadorine e Agordine (cliccate qui per trovarla su Amazon).
Quando andare e dove dormire
Periodo consigliato
Il periodo migliore per percorrere l’Alta Via è chiaramente l’estate. In questo periodo infatti, che di solito si estende da metà giugno a metà settembre, i rifugi sono aperti ed il tempo è più stabile (attenzione: ogni rifugio ha le proprie date di apertura/chiusura).
Rifugi
Per percorrere l’Alta Via 1 delle Dolomiti è quindi possibile pernottare nei numerosi rifugi e frequenti che si trovano lungo il percorso: in questo caso, specialmente per le settimane centrali estive (tra fine luglio e metà agosto) è necessario prenotare i rifugi con largo anticipo (almeno 2 o 3 mesi), per assicurarsi un posto letto. In ogni caso, anche durante il percorso stesso sarà possibile trovare dei posti liberi in rifugio all’ultimo minuto, ma, se non viaggiate con la tenda, prenotate tutto in anticipo!
In media, una notte in rifugio con mezza pensione inclusa (colazione+cena) può costare tra i 50 ed i 60 € a persona.

Servizi dei rifugi
I rifugi sono ovviamente tutti dotati di bagni e docce (attrezzate con acqua fredda o calda, in base alla fortuna! Scherziamo, ovviamente dipende da rifugio a rifugio: in alcuni casi le docce ad acqua calda sono presenti ma a pagamento. Chiaramente le docce sono solitamente adibite per l’utilizzo esclusivo da parte degli ospiti che pernotteranno la notte in rifugio, mentre i bagni possono essere utilizzati anche dagli ospiti di passaggio per un pranzo/cena o anche solo per una merenda.
Nel caso stiate affrontando l’Alta Via 1 delle Dolomiti in tenda, per lavarvi potrete o ricorrere ad un “lavaggio a pezzi” nell’acqua di fiumiciattoli o torrenti (magari utilizzando una saponetta biodegradabile), oppure prevedere una notte in rifugio magari a metà cammino, in cui rinfrescarsi per bene. Noi avevamo optato per la prima opzione, ma il maltempo ed i temporali persistenti ci hanno obbligato la terza notte a fermarci a dormire in rifugio: poco male, ne abbiamo approfittato per una cena abbondante e ricca ed una bella doccia! Leggete qui il nostro racconto: Alta Via 1 delle Dolomiti: le nostre 8 tappe (cliaccate qui)
Elettricità
Una nota per quanto riguarda l’elettricità: nei rifugi si trovano delle prese elettriche, ma dovrete condividerle con gli altri ospiti o viandanti di passaggio. Il nostro consiglio è quello di fare affidamento esclusivamente su una propria power bank, per poi ricaricarsi nei rifugi solo quando c’è disponibilità. Cliccate su questo link per vedere su Amazon la power bank che abbiamo utilizzato noi: veramente leggera e con una lunga durata, ci ha accompagnato per tutti gli 8 giorni. Ovviamente, fate un uso moderato di tutti i dispositivi elettronici!
Tenda
Alternativamente, è possibile percorrere l’Alta Via 1 dormendo in tenda. Noi abbiamo deciso di percorrere il sentiero proprio con la tenda per mantenere una certa flessibilità nel corso delle tappe giornaliere. In generale, il pernottamento in tenda all’interno delle zone attraversate dall’Alta Via 1 è consentito solo nella modalità “bivacco”, ossia montando la tenda al tramonto e smontandola subito all’alba (è infatti vietato generalmente nelle Dolomiti il campeggio, inteso come posizionamento di una tenda per più giorni nello stesso luogo). In ogni caso, è solitamente vietato posizionare la tenda vicino ai rifugi, a meno di non aver preventivamente chiesto il permesso ai gestori. Nel caso questo fosse possibile, vi potranno consigliare loro stessi dei buoni punti dove piazzare la tenda per la notte.

Come organizzarsi per l’acqua e il cibo
Acqua
Tra le cose più importanti, l’acqua è fortunatamente disponibile lungo il percorso tra alcuni ruscelli e torrenti, oppure da piccole sorgenti nei pressi di alcuni rifugi. Non tutti i rifugi sono però dotati di fontana o sorgente esterna, ed in tal caso sarà necessario acquistare l’acqua in bottiglia presso il bar del rifugio stesso. Nel caso invece dell’acqua di ruscelli o torrenti, abbiamo utilizzato per sicurezza le pastiglie disinfettanti che ci eravamo portati da casa. L’importante è riempire le borracce la mattina, o appena possibile, e dosarle in maniera appropriata (noi partivamo la mattina con 3 borracce da un litro piene d’acqua, quindi circa 1,5 litri a testa).
Cibo
Per quanto riguarda il cibo è possibile naturalmente appoggiarsi ai numerosi rifugi presenti lungo il percorso, presso i quali è possibile fare colazione, pranzo e cena, anche senza pernottare presso il rifugio stesso (chiaramente se siete con la tenda, mettete in conto che dopo la cena in rifugio dovrete uscire nuovamente per continuare a camminare e cercare un buon posto per la tenda prima che faccia buio, perciò fate attenzione agli orari).
Pasti in rifugio
Il prezzo per un pranzo o cena in rifugio è abbastanza variabile, visto che ogni rifugio ha il proprio menu è le proprie modalità di offerta del pasto (menù fisso o alla carta). In ogni caso qui stiamo parlando del pasto slegato dal pernottamento (che in quel caso avrà una tariffa unica comprensiva di solito di cena, pernotto e colazione, come scritto qui poco sopra). In generale potremmo considerare una cifra di circa 15€-20€ a persona per un pasto in rifugio (ovviamente influiscono molto sia le portate scelte sia le bevande consumate). Naturalmente ricordatevi di portare dei contanti a sufficienza, preparati prima della partenza, visto che non tutti i rifugi accettano carte o bancomat.

Cibo Liofilizzato + fornelletto
Muovendoci con la tenda noi avevamo preferito portarci un po’ di scorte per mangiare quasi sempre in autonomia, tramite un piccolo fornelletto da campeggio e pentolino, ne quale facevamo bollire l’acqua da versare poi nelle buste di cibo liofilizzato. Abbiamo provato le buste di cibo liofilizzato, del marchio LYO Expedition, e le abbiamo trovate molto gustose e sufficientemente sazianti: qui trovate il link ad Amazon. Sono disponibili varie tipologie di cibo liofilizzato, da quelle a base di carne fino al riso o cous cous: sono state davvero una soluzione comoda, visto che è sufficiente versare l’acqua calda nella busta ed aspettare 10 minuti prima di mangiare. Generalmente, utilizzavamo una di queste buste per cenare in 2.
Minimarket
Nel caso decidiate di muovervi in autonomia, e vogliate quindi portarvi nello zaino il cibo fin dalla partenza, vi segnaliamo una unica opportunità di “rifornimento” presso un piccolo minimarket che si trova sul percorso dell’Alta Via: esso si trova presso un camping nella località di Palafavera, che abbiamo attraversato nella quinta tappa, prima della salita al Rifugio Coldai. Oltre a questo, non ci sono altre possibilità di fare rifornimento, visto che nei rifugi è possibile ovviamente cenare/pranzare, ma non si trovano scaffali di generi alimentari in vendita (ad eccezione solitamente di snack, caramelle o dolciumi). Nel nostro caso avevamo quindi programmato di portarci nello zaino le scorte di cibo per le tappe necessarie a raggiungere Palafavera.
Timbri dei Rifugi – Passaporto delle Dolomiti
Un consiglio che vogliamo darvi è quello di raccogliere tutti i timbri dei rifugi nei quali entrerete nel corso dell’Alta Via 1, così potrete ricevere la spilla ufficiale dell’Alta Via quando arriverete presso l’Ufficio Turistico di Belluno (situato in Via Duomo, 2, 32100 Belluno BL; raggiungibile velocemente a piedi dalla stazione degli autobus). Presso l’ufficio turistico vi basterà mostrare tutti i timbri raccolti e verrete così inseriti nella lista delle persone che hanno completato con successo l’Alta Via 1 delle Dolomiti! E naturalmente riceverete la spilla come gadget premio.
Per raccogliere i timbri noi abbiamo utilizzato il Passaporto delle Dolomiti, di cui vi avevamo parlato anche in altri articoli relativi alle Dolomiti, e che potete trovare a questo link (cliccate qui).
Termina così questo articolo di presentazione dell’Alta Via 1 delle Dolomiti e delle informazioni che abbiamo raccolto organizzando il trekking. Se avete altre domande o curiosità scriveteci pure una mail o direttamente qui sotto nei commenti!
Ciao, volevo chiederti se fosse possibile fare il giro partendo da Belluno con arrivo a Braies e in compagnia di un bovaro del bernese.
Ciao Elisa, si è possibile percorrere l’Alta Via partendo da Belluno (partendo dalla fermata del bus di La Pissa). Per quanto riguarda la possibilità di percorrerlo insieme al tuo cane, ti diremmo che per la maggior parte è fattibile, ma abbiamo dei dubbi su alcuni tratti, specialmente nell’ultima e penultima tappa: la salita alla Forcella de Zita Sud (nel tuo caso una sarebbe una discesa) e la discesa al Rifugio Pian de Fontana (nel tuo caso una salita). Qui ci sono un paio di punti dove il sentiero si sviluppa su roccia ed è classificato per escursionisti esperti. Un’alternativa potrebbe essere evitare le ultime due tappe e partire per l’Alta Via dal Passo Duran, oppure fare un sopralluogo giornaliero al Rifugio Pian de Fontana per valutare quel primo tratto di salita (subito dopo il rifugio).
Domanda stupida: ma per farsi mettere il timbro nei rifugi…come si fa, bisogna ordinare qualcosa come quando si va al bar? Cioè da un lato pare brutto entrare solo per il timbro ma dall’altra i rifugi sono tanti e se le tappe son lunghe…non vorrei sembrare maleducato ma manco svenarmi senza motivo solo perché mi serve il timbro. Che fare?
Ciao Fabio, tendenzialmente non è sempre necessario ordinare qualcosa: alcune volte i timbri sono lasciati proprio vicino all’ingresso del rifugio dove i visitatori possono utilizzarli liberamente, altre volte invece sono custoditi dietro il bancone ed è necessario chiedere al personale/gestore. In questo caso è possibile chiedere solo il timbro, senza consumazione obbligatoria. Nel nostro caso posso dirti però che approfittiamo di ogni occasione per ordinare qualcosa, anche solo un caffè o dell’acqua 😉
Ciao , grazie delle info, vorrei chiedervi che temperature ci saranno di notte ad agosto ? Dovrei comprare una tenda 4 stagioni? O la classica tenda va bene purché dorma in un adeguato sacco a pelo 5/15c grazie
Ciao Marco, grazie per averci scritto! teoricamente, dando un’occhiata alle previsioni meteo, come temperature minime durante la notte si può arrivare a 4-5 gradi. Per quanto riguarda la tenda, a nostro avviso è sufficiente una 3 stagioni, mentre per il sacco a pelo noi avevamo utilizzato un sacco in piuma con temperatura di comfort a 5°C (temperatura limite a 0°C). Buona preparazione e buona avventura!
Ciao, se volessi evitare le ferrate che mi sembra di capire siano solo nell’ultimo tratto, si allunga di molto?! É una cosa fattibile?
Non so se riuscirei a farle sinceramente… preferirei stare più tranquilla e aggirarle.
I tratti più esposti hanno il cordino?
Ciao Marzia, no il sentiero non si allunga di molto se si evitano le ferrate (anche noi le abbiamo aggirate). Le prima ferrata è quella che si trova dopo il Rifugio Nuvolau ma si aggira facilmente mentre la seconda è quella che attraversa il monte Schiara verso Belluno nell’ultimo tratto di Alta Via: in questo caso è necessario deviare per raggiungere il Rifugio Bianchet e terminare l’Alta Via alla fermata del Bus di La Pissa, dove si può prendere l’autobus fino a Belluno per i km finali. Trovi comunque tutte le info di dettaglio sulle varie tappe in questo nostro articolo:
Alta Via 1 delle Dolomiti: guida e consigli
Ciao io sono di Bologna, avevo in mente di fermarmi al parcheggio delle case di Bortot, poi come farei per andare al Lago di Braies?
Cioè quale sarebbe la partenza ideale da fare per partire?
Ciao Alessio, cercando la località case di Bortot sulle mappe online, direi che l’unica possibilità per poi raggiungere Braies sarebbe l’ipotesi un po’ “laboriosa” di concatenare vari pullman (da Belluno a Cortina, poi da Cortina a Dobbiaco, e da Dobbiaco con i pullman specifici diretti al lago di Braies). L’unico nostro dubbio sarebbe come raggiungere da case di Bortot la stazione dei pullman di Belluno, ma forse ci si può organizzare co un breve tratto in taxi. A meno di non considerare la percorrenza dell’Alta Via 1 al contrario (e quindi da Bortot salire al rifugio 7o degli Alpini tramite la ferrata del monte Schiara, sulla quale non possiamo consigliarti molto visto che non abbiamo percorso quel tratto specifico).
Ciao, se volessi percorrere solo un tratto dell’alta via senza tornare indietro? si può fare? in tal caso quale è il punto migliore per poi scendere? grazie mille
Ciao! sicuramente si può fare, considerando una partenza dal lago di Braies, si può pensare di percorrere l’Alta Via fino al passo Falzarego o Passo Giau, che sono entrambi collegati con autobus a Cortina. Altrimenti si può proseguire fino al Passo Staulanza (maggiormente consigliato, perchè così si scende dopo aver attraversato il Mondeval, una delle zone più belle di tutta l’Alta Via), collegato poi ad Alleghe sempre tramite autobus. Alternativamente si può “scendere” anche prima dall’Alta Via, per esempio al rifugio Scotoni, prima del Lagazuoi, arrivando al ristorante Capanna Alpina e raggiungendo poi con i mezzi pubblici Armentarola da cui ci si collega poi all’Alta Badia.