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Cosa portare nello zaino per il trekking al Torres del Paine

Fare trekking nel parco Torres del Paine è sicuramente una delle esperienze da vivere nella Patagonia cilena. I percorsi di trekking migliori vanno percorsi in almeno 3 giorni. Proprio per questo è fondamentale organizzare nel dettaglio cosa portare nello zaino per un trekking al Torres del Paine. Non vi pentirete assolutamente di dedicare più giorni di trekking a questo parco. Le vette, sentieri e panorami che ci siamo trovati di fronte hanno compensato tutta la fatica ed il tempo speso per l’organizzazione.

Cosa portare

In questo articolo troverete tutti i dettagli di attrezzatura e abbigliamento che abbiamo portato con noi in Patagonia. Si tratta di un aspetto fondamentale, dato che il clima Patagonico varia molto rapidamente tra sole, vento, pioggia e anche neve, in estate! Pertanto la scelta di cosa portare, va affrontata dedicandoci il giusto tempo, e tutto il seguente articolo! Partiamo!

Zaino

Il compagno indispensabile per un viaggio di trekking al parco Torres del Paine è ovviamente lo zaino. La capienza ideale nel nostro caso doveva essere almeno di 50 litri. Abbiamo infatti portato con noi due zaini, entrambi del marchio Quechua di Decathlon, essenziali e pratici:

  • Il mio zaino è il Forclaz 60 litri, che mi ha accompagnato in numerose escursioni a partire dal 2011 e con il quale mi sono sempre trovato più che bene. Nel link di seguito vi segnalo la versione attuale dello zaino (Forclaz 60 Blu Quechua Decathlon), che trovate disponibile in tutti i negozi Decathlon.
  • Lo zaino di Valentina invece è il Forclaz 50 litri, che abbiamo comprato nella versione attuale (Forclaz 50 Malva Quechua Decathlon) proprio prima di partire per la Patagonia. Anche in questo caso lo zaino conferma sempre le sue caratteristiche dei modelli precedenti: capienza e funzionalità.

Entrambi gli zaini vanno equipaggiati anche con il relativo copri zaino anti pioggia. Nel caso del mio “vecchio” Forclaz 60, il copri zaino era incluso. Per il nuovo Forclaz 50, va invece comprato separatamente (copri zaino Forclaz).

Il nostro consiglio è quello di portare almeno uno zaino ulteriore di piccola dimensione (per esempio di volume da 10 litri). Questo zaino accessorio deve essere facilmente comprimibile per essere riposto dentro allo zaino principale. In alcuni tratti vi farà risparmiare tanta fatica. Infatti nei campeggi al Torres del Paine è possibile lasciare lo zaino grande per partire poi leggeri lungo il percorso seguente. Lo zaino che ho portato era un Tucano compatto pack extralight, molto capiente e leggero.

Tenda

Tra le varie cose da portare per un trekking al Torres del Paine, la tenda occupa sicuramente un posto di primaria importanza. Deve essere leggera, poco ingombrante, con doppio telo e resistente al vento (anche a folate di almeno 80 km/h del vento patagonico!). Se portare la tenda fino in Patagonia vi sembra scomodo, i campeggi e rifugi del Torres del Paine, offrono svariate possibilità di alloggio: dai letti in camerata fino alle piattaforme in legno con tenda già montata e sacchi a pelo inclusi (trovate tutti i dettagli su come prenotare campeggi e rifugi in questo articolo).

Secondo noi, vivere il trekking in tenda è un’esperienza più bella, ed anche più economica, rispetto a dormire nelle camerate dei rifugi. Tuttavia, c’è una distinzione fare. Se state progettando un trekking al Torres del Paine di almeno 5 giorni, abbinandoci poi altri trekking in Argentina (per esempio ad El Chalten) sempre con la tenda, allora il nostro consiglio è di portarvi la vostra tenda da casa. Nel nostro caso, avendo a disposizione solo due notti nel parco Torres del Paine, abbiamo deciso di non portare la nostra tenda. Questo perché, al momento della prenotazione, gli unici posti disponibili nei campeggi da noi scelti erano quelli con la piattaforma di legno e la tenda inclusa.

Attrezzatura per dormire

Un altro aspetto fondamentale riguarda cosa portare per coprirsi durante le notti del trekking al Torres del Paine. Le temperature media nella stagione estiva arrivano a 5 gradi di notte. Non si tratta di un freddo estremo, ma bisogna esser preparati.

  • Sacco a pelo: i sacchi a pelo che abbiamo utilizzato sono entrambi realizzati in fibre sintetiche. Avremmo potuto scegliere dei sacchi a pelo in piuma naturale, sicuramente più leggeri e comprimibili, ma abbiamo preferito restare sul sintetico per la sua resistenza all’umidità e la facilità di asciugare. Ovviamente anche per il prezzo, visto che i sacchi a pelo in piuma possono arrivare a costare molto di più dei sacchi a pelo “entry level” in sintetico. Relativamente alle temperature di utilizzo, prestate attenzione alla temperatura di comfort dei sacchi a pelo. La temperatura di comfort è quella temperatura a cui una persona può dormire vestita leggera per 6 ore senza interruzioni, in posizione rilassata. Pertanto la temperatura di comfort dovrebbe stare tra 0 e 5°C. Il sacco a pelo di Valentina è il Forclaz Ultralight (lo trovate qui nella versione più recente) con temperatura di comfort a 5°C, limite a 0°C ed un peso di 1,6 kg. Il mio invece è il Mckinley Kodiak -5 (cliccate qui per vedere il Mckinley Kodiak -5 su Amazon), la cui temperatura di comfort è di -1°C, la temperatura limite a -5°C, ed il peso 1,77 kg: si tratta di un sacco a pelo performante, anche se un po’ ingombrante.
  • Materassino isolante: vi permetterà di dormire comodamente, senza dover tenere il sacco a pelo a diretto contatto con il fondo della tenda. Più che altro, il materassino vi permetterà di lasciare a casa gli ingombranti tappetini arrotolabili. Avevamo scelto infatti dei materassini gonfiabili facilmente in 10-15 soffiate. Questi materassini sono davvero comodi perché si comprimono velocemente, una volta sgonfiati, ed occupano veramente poco spazio e peso (circa 470 grammi). Li trovate su Amazon cliccando su questo link.
  • Coperta termica: fortunatamente non l’abbiamo mai utilizzata, ma si tratta di un telo piegato in una confezione grande quanto un pacchetto di fazzoletti, pertanto vi consiglio di portarvene almeno due. Si tratta di un telo utilizzabile in casi di emergenza per prevenire l’ipotermia. Se non ci troviamo in situazioni di freddo estremo, si può anche utilizzare come strato isolante per sedersi sul terreno. Se ne trovano di tutti i tipi su Amazon, come per esempio questo pack da 6 coperte (cliccate qui).

Abbigliamento

“In Patagonia si possono affrontare le 4 stagioni in un giorno solo”: frase pronunciata spesso, ma che risulta estremamente vera. E’ quindi fondamentale vestirsi a strati: t-shirt, strato termico e guscio esterno non devono mai mancare. Vediamo la lista dettagliata dei vestiti da portare per il trekking al Torres del Paine:

  • 1 Giacca antivento impermeabile: si tratta del guscio esterno, la giacca rigorosamente con cappuccio, che vi proteggerà da vento e pioggia. Abbiamo scelto attentamente questa giacca, provandone di diversi tipologie, e scegliendo infine la giacca Salewa Fanes Clastic Ptx (cliccate qui per il link ad Amazon). Questa giacca abbina l’affidabilità del marchio trentino Salewa con la membrana Powertex: il tessuto brevettato da Salewa con le caratteristiche di impermeabilità e traspirabilità (con le stesse funzionalità del Gore-Tex ma più economico). La capacità impermeabile è infatti testata a 10.000 mm di colonna acqua, un valore che rende questa giacca classificabile come “high performance”. Super consigliata. Occhio soltanto al prezzo su Amazon, perché può arrivare a scendere fino ai 40-50 €, scegliendo i colori meno costosi.
  • 1 Piumino: si tratta in questo caso dello strato termico, una giacca in piuma sintetica da usare a basse temperature. Da preferire i piumini sintetici in Primaloft, soprattutto per attività e trekking intensi, che permettono di sudare meno.
  • 1 Giacca di pile con zip: da considerare ancora come strato termico, ma più leggero. I pile migliori sono realizzati in tessuto Polartec che protegge dal freddo ma contribuisce ad allontanare il sudore dal corpo.
  • 2 paia di pantaloni da trekking: in questo caso abbiamo scelto dei pantaloni resistenti alle abrasioni, in tessuto DuraStrech nuovamente del marchio Salewa (li trovate cliccando questo link su Amazon). La struttura del tessuto inoltre elimina rapidamente il sudore. Importante verificare che il pantalone sia idrorepellente.
  • Cintura sportiva: trovate a questo link la cintura per i pantaloni Salewa che utilizzo personalmente.
  • 1 paio di pantaloni termici: da indossare eventualmente per dormire o nelle giornate fredde sotto ai pantaloni da trekking.
  • 1 paio di copripantaloni impermeabili: da portare per sicurezza. Noi fortunatamente non li abbiamo mai utilizzati nei giorni al Torres del Paine. Nel caso di pioggia leggera infatti, ci bastavano i pantaloni da trekking idrorepellenti.
  • 2 maglie termiche
  • 4 magliette leggere maniche corte (t-shirt)
  • Un paio di scarponi da trekking
  • 4 paia di calzini da trekking: i calzini li abbiamo scelti attentamente, anche perchè, nel mio caso, in passato ho spesso sofferto di vesciche al tallone destro, a causa di una combinazione di scarponi/calzoni errati per i miei piedi. Dopo varie prove e ricerche online, ho scelto i calzini tecnici del marchio X-Socks, in modo particolare il modello “Trekking Light Limited” (qui su Amazon). Li consiglio vivamente: questi calzini garantiscono una corretta circolazione di aria nel piede, ed impediscono lo sfregamento sul tallone. Risultato: zero vesciche dopo una settimana intensa di scarponi indossati! Altri calzini che abbiamo utilizzato sono quelli tecnici del marchio Tobeni.
  • Calzini comodi per dormire
  • Mutande: consiglio delle mutande in tessuto tecnico e traspirante. E cosa c’è di meglio del marchio Gore? Trovate la mutande Gore su Amazon cliccando su questo link
  • Guanti sportivi
  • poncho: come protezione nel caso di pioggia violenta
  • cappello invernale pesante
  • cappello leggero con frontino
  • Scaldacollo
  • Un paio di ciabatte: utili per fare la doccia nei campeggi
  • Un asciugamano
  • Un paio di occhiali da sole
  • Buste di plastica con chiusura ermetica: molto utili per comprimere i capi di abbigliamento e proteggerli dalle infiltrazioni di acqua

Attrezzatura da campeggio

  • Moschettoni e fettucce aggiuntive per lo zaino: utili per appendere materiale nei lati esterni dello zaino.
  • Torcia: una piccola torcia da tenda sarà molto utile. Noi avevamo anche 2 lampade frontali, da stringere intorno alla testa, utili per i percorsi di trekking in notturna. Le lampade frontali possono essere ricaricabili tramite cavo usb o semplici batterie. Nel caso di lampade a batterie, ne porterei un paio di scorta.
  • Nastro adesivo: utile per vari scopi tra cui richiudere le confezioni aperte di cibo.
  • Carta igienica: perché ovviamente non tutti i wc del Torres del Paine sono così attrezzati, ma niente di preoccupante ve lo garantisco.
  • Sacchetti per la spazzatura: o comunque dei normali sacchetti di plastica, per proteggere il cibo e per raccogliere i rifiuti. Infatti, nel Torres del Paine è vietato lasciare immondizia lungo il percorso. Tutto ciò che si accumula durante il percorso va portato con sé fino alla fine del trekking, e poi depositato nei cestini all’ingresso del parco.
  • Coltellino svizzero: utile anche portare con sé un coltellino multiuso, per esempio i modelli Victorinox (qui su Amazon). Ricordatevi di tenere il coltellino nel bagaglio in stiva in aereo, perché se cercate di tenerlo nel vostro bagaglio a mano vi verrà ritirato.

Cibo e acqua

Il cibo nel parco Torres del Paine non manca: ogni rifugio infatti propone pranzi, cene, colazioni e pasti al sacco. La nota dolente sono però i prezzi, veramente alti, come vi ho scritto in questo articolo, nell’ultimo paragrafo.

Per i 3 giorni di trekking al Torres del Paine avevamo quindi comprato le seguenti cose al supermercato Don Bosco di Puerto Natales:

  • Pane a fette
  • 2 buste di affettato (pollo e tacchino)
  • 1 scatoletta con fette di formaggio
  • Biscotti e cereali per la colazione
  • 2 succhi di frutta
  • 4 bottigliette di acqua da 0,5 lt: queste bottigliette le abbiamo poi riutilizzate varie volte riempiendole di acqua nel parco, perché avevamo scelto di non portarci la borraccia. Al momento attuale invece, utilizziamo le borracce svizzere del marchio Sigg, comode, indistruttibili e leggerissime! Le trovate su Amazon a questo link. Fate attenzione perché l’acqua del parco non è purissima. Noi avevamo delle pastiglie disinfettanti da sciogliere in acqua ogni volta che riempivamo le nostre bottigliette. Il sapore non era il massimo, simile al cloro dell’acqua da piscina, ma almeno eravamo tranquilli. Trovate queste pastiglie anche su Amazon facendo una semplice ricerca. L’alternativa potrebbe essere quella di portarsi una borraccia con cannuccia filtrante integrata, per esempio della serie LifeStraw (qui il link ad Amazon).
  • Frutta secca
  • 2 barrette di cioccolato
  • Barrette energetiche alla frutta e al cioccolato

La lista qui sopra ci è bastata per tre giorni, più una cena al rifugio Chileno (non abbiamo resistito!). La lista poi non comprende alimenti da scaldare, come per esempio minestre liofilizzate, the o altro, perché non avevamo a disposizione stoviglie da campeggio (dopo capirete il perchè..), fornellino a gas e accendino. Tutto questo materiale, insieme altre cose da portare per il trekking al Torres del Paine, si può ovviamente noleggiare a Puerto Natales. Nel caso di trekking più lunghi, per esempio da una settimana, è essenziale avere il fornellino per qualche pasto caldo, senza dover andare per forza nei rifugi.

Tecnologia e vario

  • Fotocamera e action cam con relative schede SD.
  • Piccolo treppiede, custodia impermeabile per action cam
  • 2 power bank da 20000 mAh (questa power bank della Xnuoyo è tra le più leggere, solo 316 grammi, per la sua taglia). Le power bank vanno obbligatoriamente tenute nel bagaglio a bordo dell’aereo.
  • cavi USB carica batterie.
  • caricatore da muro a 3 prese USB (qui il link ad amazon): usato nelle notti in ostello fuori dal parco per caricare velocemente e contemporaneamente più dispositivi. In Cile e Argentina trovate le prese di corrente come le nostre Europee a due poli, pertanto non servono adattatori.
  • penna e taccuino: perchè mi piace imprimere nella memoria le sensazioni e persone che incontriamo durante il viaggio.

Medicinali e integratori

Di fondamentale importanza prepararsi il proprio kit di pronto soccorso. Evitate di comprare i pacchetti pre-confezionati che trovate nei negozi di articoli sportivi: primo perché costano molto, e secondo perché non contengono tutto quello che serve alle vostre esigenze personali.

Il nostro kit comprendeva:

  • cerotti per vesciche Compeed: di medie dimensioni e più piccoli per le dita dei piedi.
  • Tachipirina, Moment, Okitask, Imodim, Maalox, Amoxicillina, antistaminico, pastiglie per la gola, tachiflu.
  • Cerotti con fazzoletti disinfettanti.
  • Autan spray antizanzare.
  • Burro cacao.
  • Protezione solare valore 30+.
  • Fermenti lattici.
  • Pinzetta.

Infine, portiamo sempre con noi degli integratori Enervit, nella forma di pastiglie o bustine, sempre da sciogliere in acqua. Li potete trovare in vari gusti: in questo shop online li ho trovati ad un prezzo minore dei supermercati.

Articoli da bagno

Rispetto ai viaggi precedenti, la bustina degli articoli da bagno è stata molto compressa. Nel mio caso si trattava di una semplice bustina di plastica con chiusura ermetica. Conteneva i seguenti prodotti:

  • una piccola dose di shampoo e bagnoschiuma (2 piccoli contenitori): ci è capitato infatti di usufruire delle docce dei campeggi del Torres del Paine. Molto minimali, ma almeno c’era l’acqua calda!
  • Spazzolino e dentifricio.
  • Deodorante.
  • Crema per il viso.
  • Gel per mani disinfettante Amuchina.

Organizzazione zaini: aereo + trekking

Questa parte finale dell’articolo vuole raccontare come abbiamo organizzato tutto il materiale da portare per un trekking al Torres del paine, vista la lunga lista appena scritta. Il volo aereo infatti prevede rigide regole per i bagagli caricati in stiva e quelli imbarcati a bordo. Inizialmente, la nostra idea era quella di portare la nostra tenda nello zaino, pertanto abbiamo prenotato il volo con un bagaglio in stiva incluso. La tenda infatti comprende i picchetti, e per questo motivo deve necessariamente essere imbarcata in stiva. Successivamente abbiamo deciso di non portare la nostra tenda, ma abbiamo comunque mantenuto la distinzione tra bagaglio a bordo e bagaglio in stiva, secondo la seguente logica:

Zaino in stiva

Lo zaino in stiva era il mio Forclaz 60 litri, troppo ingombrante per essere portato a bordo. In questo zaino avevamo messo tutto il materiale da campeggio, quindi inutile da tenere in aereo: sacchi a pelo, materassini, stoviglie (kit acquistato al Decathlon con pentolino, 2 bicchieri, 2 posate), torcia per tenda e coltellino svizzero.

Il tutto nello zaino, che a sua volta era protetto da una borsa contenitrice, la sacca cosiddetta Plane Cover , chiusa con un lucchetto con blocco TSA (un esempio che abbiamo utilizzato a questo link). Ho trovato la sacca plane cover molto comoda e funzionale, acquistata su Amazon.

Il peso finale dello zaino in stiva con plane cover era di 9 kg.

Zaini a bordo

Tutto il restante materiale è stato quindi con noi a bordo. La scelta principale che abbiamo fatto era quella di tenere con noi tutti i capi di abbigliamento. In questo modo, anche se avessimo perso il bagaglio in stiva, avremmo avuto tutto l’occorrente per fare trekking al Torres del Paine.

A dire la verità il mio zainetto Tucano ultraleggero e comprimibile era bello pienotto, con 3 sacchetti contenenti vari vestiti di ricambio, i documenti di viaggio e una power bank, ma nonostante ciò ha retto benissimo. Lo zaino di Valentina da 50 litri rientrava perfettamente nelle dimensioni standard del bagaglio a mano consentito 55x40x20 cm (di media, confrontate tra le varie compagnie aeree che abbiamo preso: Alitalia e Latam all’andata, Iberia e Latam al ritorno).

Il peso finale dei nostri zaini a bordo era:

  • Zainetto Tucano comprimibile: 5 kg
  • Zaino di Valentina da 50 litri: 7 kg

Peso zaini durante il trekking

Contando i pesi appena scritti, il totale del materiale arrivava a 21 kg. Secondo le previsioni, e aggiungendo il peso di cibo e acqua, i nostri zaini da trekking dovevano pesare circa: 14 kg nel mio caso, e 10 kg per lo zaino di Valentina.

Inconveniente di viaggio: il bagaglio in ritardo!

Chiudo questo lunghissimo articolo su cosa portare per il trekking al Torres del Paine raccontandovi di cosa ci è successo nel volo di andata. Come vi racconto in questo articolo su come abbiamo organizzato il nostro viaggio in Patagonia, il nostro volo prevedeva due scali (e per questo costava meno della media..): da Venezia a Santiago del Cile, passando per Roma (volando con Alitalia) e San Paolo (volando con Latam). Una volta lasciato il nostro bagaglio in stiva al check-in in aeroporto a Venezia, avremmo dovuto ritirarlo a Santiago, per poi caricarlo nell’aereo seguente diretto a Punta Arenas, per arrivare in Patagonia.

All’arrivo a Santiago ci rechiamo ai nastri del ritiro bagagli e cominciamo ad attendere. L’attesa si protrae, e uno strano presentimento comincia a farmi preoccupare. Restiamo tra le ultime persone che ancora attendono il loro bagaglio e il presentimento si trasforma in realtà: il mio zaino non c’è. Cominciamo allora la procedura di denuncia smarrimento bagaglio al desk Latam, con tutte le difficoltà del caso, visto che i pochi dipendenti Latam con cui ho parlato avevano tutti dei problemi a comprendere l’inglese..!

Il bagaglio sarebbe dovuto arrivare a Santiago con uno dei voli seguenti, e a quel punto sarebbe stato automaticamente caricato per Punta Arenas insieme a noi. Così aspettiamo il nostro volo e partiamo. Ma neanche a Punta Arenas troviamo il bagaglio. A Punta Arenas è ora di pranzo, e c’è ancora la speranza che il bagaglio arrivi e venga recapitato a Puerto Natales al nostro ostello entro la sera.

Così saliamo sul pullman, ma una volta arrivati a Puerto Natales non ricevo nessuna comunicazione via mail, così rassegnato mi convinco a noleggiare uno zaino! Lo noleggiamo da Base Camp, un ostello che organizza escursioni e fornisce attrezzatura da trekking. Per quanto riguarda i sacchi a pelo, ci è bastato aggiungerli alla prenotazione per i campeggi al Torres del Paine che avevo effettuato su Fantastico Sur (come descritto sempre in questo articolo). Fortunatamente avevo contattato Fantastico Sur già in aeroporto, perché il pomeriggio sarebbe stato chiuso: in effetti, era pur sempre la vigilia di Natale!

E così termina questo articolo. Che dire, fortunatamente ci eravamo organizzati con tutti i capi di abbigliamento riposti negli zaini a bordo sempre con noi. Anche per questo, il problema di ritardo del bagaglio è stato meno grave di quanto sembrasse! Poi, abbiamo ritrovato il mio zaino una volta tornati a Punta Arenas, era solo arrivato un paio di giorni dopo (e per questo ritardo ho ricevuto un rimborso da Latam di 51 € a copertura dl noleggio zaini e sacchi a pelo).

Ci risentiamo con i prossimi dettagli di viaggio!

P.S. in questo articolo sono stati inseriti alcuni link affiliati ad Amazon. Cliccando su questi link ed effettuando un acquisto voi non pagherete un prezzo aggiuntivo, ma a noi verrà corrisposta da Amazon una piccola percentuale del prezzo dell’articolo.

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