Il sentiero di trekking che porta al Rifugio Kostner ci conduce nello splendido scenario roccioso delle Dolomiti del Gruppo del Sella. Il Rifugio Kostner, situato a 2.536 metri di altitudine, è raggiungibile dal famoso Passo Campolongo, che collega Arabba a Corvara in Val Badia. Nei pressi del rifugio troviamo inoltre anche un piccolo Lago, il Lago Boè, con le sue verdi acque incastonate nella roccia.
Tra le cose da fare se vi trovate a Corvara o Arabba, il sentiero di trekking che parte da Passo Campolongo vi porterà in uno scenario dolomitico mozzafiato, fatto di pinnacoli, torri e ripide pareti rocciose. Si tratta di un percorso estremamente panoramico, accompagnato dalla vista su alcune delle cime più belle delle Dolomiti, tra cui Civetta, Pelmo, Marmolada, Antelao, Tofane e Dolomiti di Fanes.
Partiamo allora a descrivere in questo articolo come arrivare al Rifugio Kostner da Passo Campolongo!


Indice
Come raggiungere il Rifugio Kostner e Lago Boè dal Passo Campolongo: itinerario di trekking
- da Passo Campolongo (1.875 metri) si segue il sentiero 640 che sale facilmente su una larga strada sterrata fino al Rifugio Bec de Roces (2.076 m.) in circa 30 minuti
- seguiamo le indicazioni per proseguire lungo il sentiero 640 che abbandona la strada sterrata e ci conduce in salita decisa in un ambiente roccioso altamente scenografico, fatto di torri e pinnacoli aguzzi

- al seguente bivio successivo, seguiamo il sentiero 637, fino a raggiungere il Rifugio Kostner al Vallon (2.536 m. – circa 2 ore dal Rifugio Bec de Roces)
- dal rifugio si può seguire il sentiero 638 che ci porta in discesa fino al Lago Boè (2.275 m. – 20 minuti) e per poi ricondurci lungo una strada sterrata forestale al Passo Campolongo (altri 40 minuti finali di discesa)

Percorso totale:
- Dislivello: 650 metri in salita ed altrettanti in discesa
- Distanza: 7,5 chilometri
- Tempo di percorrenza: calcolate in totale circa 3 ore e mezza / 4 ore per l’anello completo (considerate circa 5 ore stando larghi, con pause varie per foto, pranzo e altro)
- Difficoltà: il percorso non presenta particolari difficoltà. Il dislivello è abbastanza elevato, viene affrontato gradualmente dal sentiero e non ci sono tratti particolarmente faticosi. Da segnalare solamente alcuni tratti di sentiero su fondo roccioso dove si trova un cordino metallico che facilita il passaggio
Suggerimento per una deviazione a partire dal Rifugio Kostner:
- dal rifugio è possibile proseguire in salita lungo il sentiero 638 che conduce fino alla cima del Piz Boè (3.152 m.) in 2 ore di salita aggiuntive (altri 600 metri di dislivello positivo)
- alternativamente, se si ha a disposizione meno tempo, è possibile raggiungere la terrazza panoramica al Risa de Pigolerz (a circa 2.850 m. di quota – circa 1 ora dal rifugio Kostner) sempre sul sentiero 638 (stessa via che sale al Piz Boè): in questo sentiero prestare attenzione ad un tratto molto ripido su cui si avanza su gradoni rocciosi con il supporto di una fune metallica.
- il sentiero 638 che procede in salita dopo il rifugio è decisamente consigliato anche solo per essere percorso per un breve tratto, per ammirare il rifugio dall’alto ed immergersi in un ambiente roccioso ancora più spettacolare


Partenza dal Passo Campolongo per raggiungere il Rifugio Kostner e Lago Boè
Il percorso che ci porterà al rifugio Kostner parte dal Passo Campolongo, al quale si può arrivare salendo in auto da Arabba, in Veneto, o da Corvara in Badia, Alto Adige. Presso il passo è possibile lasciare l’auto in uno dei posteggi gratuiti che si trovano lungo la strada, vicino alla posizione che indichiamo nella mappa qui sotto (tuttavia è sempre meglio arrivare presto la mattina per trovare un posto comodamente, specialmente nei mesi di punta estivi).
Dal passo parte il sentiero 640, che ci conduce su di una comoda e larga strada sterrata che sale gradualmente.

Rifugio Bec de Roces
Questo tratto iniziale di sentiero lascia già presagire il livello di panoramicità del percorso di oggi. La mole imponente di Civetta e Pelmo ci accompagna fin dalle prime curve di salita della strada sterrata.
A mano a mano che la salita prosegue, ci avviciniamo alle pendici rocciose del gruppo del Sella:

Questa giornata di un week-end di inizio luglio sarà caratterizzata da temperature elevate, ma nella fascia oraria delle 6 di mattina lascia ancora spazio ad una fresca brezza e ad una piacevole situazione di solitudine e silenzio lungo il sentiero.
Raggiungiamo abbastanza velocemente il rifugio Bec de Roces (2.076 m. – sito web del rifugio https://becderoces.it/) situato ai margini delle piste da sci invernali, in una posizione panoramica invidiabile, con vista sullo splendido ghiacciaio della Marmolada.
Sentiero 640 tra pinnacoli e torri di roccia
Dal rifugio seguiamo le indicazioni del cartello segnavia per continuare a camminare sul sentiero 640, che abbandona la larga strada sterrata per farci entrare in un ambiente davvero suggestivo. Il sentiero si restringe e comincia a salire su gradini rocciosi per entrare in un mondo di verde e bassa vegetazione che si frappone a slanciati e sagomati blocchi di roccia dolomitica.

Un ambiente veramente scenografico, dove ci si muove tra campanili, torri e punte aguzze di roccia dolomitica.


Al termine di questo suggestivo “labirinto” roccioso, la vista si apre verso il proseguimento del sentiero, in una vasta piana verde puntellata da roccette e da cui partono slanciate le pareti rocciose del Sella.

Prima di deviare sul sentiero 637, il sentiero 640 ci regala così ancora sprazzi di scorci panoramici incredibili.


Diventa ancora più curiosa e suggestiva la vista che si apre verso il tratto di salita che abbiamo appena percorso, dandoci visione dall’alto dell’intricato e “artistico” percorso fatto di speroni e blocchi rocciosi.

Sentiero 637
Dall’incrocio segnalato dai cartelli segnavia, prendiamo la direzione del sentiero 637 che ci condurrà fino al rifugio. Da qui in avanti il terreno diventa più roccioso, con alcuni punti in cui il sentiero si restringe:

Raggiungiamo così un’ampia gola rocciosa, che costituisce la rampa di accesso finale verso il rifugio

In questo tratto di sentiero, troviamo in alcuni punti un cordino metallico che agevola salita, senza tuttavia risultare indispensabile (non si tratta infatti di passaggi esposti o molto ripidi)

Al termine di questo tratto di salita, giungiamo nella piana rocciosa del rifugio, dominata dallo splendido scenario delineato dal profilo del Piz da Lec e Sasso delle Dieci, con la loro frattura centrale divisoria.

Rifugio Kostner
Un breve tratto finale ci conduce poi in leggerissima salita al rifugio Kostner, dove una pausa è d’obbligo!

Girovagando nei pressi dell’altopiano roccioso su cui sorge il rifugio, ci soffermiamo vario tempo sul panorama incredibile che si gode da questa posizione verso numerose cime dolomitiche! Dalle Dolomiti del parco naturale Fanes-Senes-Braies, le Tofane, Antelao, Pelmo, Civetta e Marmolada!

Sentiero 638 verso il Lago Boè e ritorno al Passo Campolongo
Dal rifugio Kostner è possibile poi chiudere il percorso ad anello seguendo il sentiero 638 in discesa verso il lago Boè. Il percorso resta sempre decisamente molto panoramico:

Senza troppa fatica si raggiunge in discesa il Lago Boè, un piccolo ma splendido laghetto dal colore verde acceso, caratterizzato da una paretona dolomitica strapiombante su di esso:

L’unica nota stonata è forse un po’ l’affollamento generale di questa parte del sentiero, che si trova vicino ad una seggiovia, in funzione nel periodo di estivo. In generale, essendo un sentiero in una zona dolomitica molto frequentata, è sempre consigliabile partire molto presto al mattino.
Deviazione verso Risa de Pigolerz
Nella descrizione generale del percorso vi abbiamo parlato di una possibilità di allungare l’itinerario andando ad esplorare lo splendido sentiero roccioso 638 (non in direzione Lago Boè ma verso il Piz Boè). I panorami e gli scorci rocciosi sono veramente incredibili fin da subito:


La salita è moderata e graduale, con il sentiero che si stringe progressivamente:


Fino a condurci ai piedi di un ghiaione molto ripido, su cui è necessario prestare molta attenzione, e dove si trovano anche alcune funi metalliche che aiutato in un tratto molto ripido su roccioni (consigliabile solo ad escursionisti esperti)

Al termine della risalita del ghiaione, troviamo così un pianoro roccioso scenografico, dove troviamo la panchina della Risa de Pigolerz, come descritto nella parte di riassunto dell’itinerario (rientrando poi al rifugio lungo lo stesso sentiero appena percorso).

Speriamo che questo itinerario panoramico vi sia piaciuto e se siete alla ricerca di altri trekking nella zona vi consigliamo di leggere la sezione del nostro sito dedicata alla Val Badia: Val Badia trekking (cliccate qui)
Traccia GPS
- link per scaricare la traccia GPS del percorso di trekking dal Passo Campolongo al Rifugio Kostner nelle Dolomiti del gruppo del Sella, sul portale outdooractive.com
- anteprima dal portale Komoot:
Vi sono profondamente grato : oltre alla bellezza degli itinerari e delle foto, suscitate in me i più bei ricordi, perché tutti i Vostri “giri” sul Sella li ho fatti con mio Padre, lui 70enne, io, allora, 40enne. Oggi, Lui è nelle Dolomiti del Cielo … God Bless You!
grazie mille davvero per il bellissimo commento e per la condivisione della storia dei tuoi ricordi! Siamo contenti di poter far rivivere e suscitare queste emozioni!
Messo in lista per la prossima estate! Questo non lo conoscevo, stupendo!
grazie mille Lara per il commento. Si, è davvero un percorso nel Sella da non perdere!