Una salita remunerativa verso una cima che sfiora i 3.000 metri nelle Dolomiti del Gruppo della Marmolada: Cima Ombrettola. Un percorso che attraversa prima la splendida conca erbosa di Fuciade e poi i ripidi e scenografici ghiaioni del Passo delle Cirelle.

Il punto di partenza di questa escursione verso la Cima Ombrettola (2.931 m.) si trova nei pressi del Passo San Pellegrino, che collega Moena in Val di Fassa a Falcade in Valle del Biois. Ci troviamo tra la provincia di Trento e di Belluno, al limitare meridionale delle propaggini della Regina delle Dolomiti, la Marmolada. In questa zona dolomitica si percepisce l’importanza storica, in un itinerario che attraversa la linea del fronte della Prima Guerra Mondiale, e dove si notano varie conche scavate nella roccia, trincee e segni di incisioni commemorative.
Nello specifico, ci muoviamo nel sottogruppo Ombretta-Ombrettola (del gruppo della Marmolada), con il Sasso Vernale (3.054 m.) che sovrasta e svetta al di sopra al di sopra del vallone detritico glaciale nel quale ci muoviamo. Un ambiente dolomitico tra rocce e ghiaioni d’alta quota non facilmente accessibili, verso una croce di vetta ed una vista di prim’ordine verso la parete sud della Marmolada. Partiamo!

Indice
Come raggiungere Cima Ombrettola da Passo San Pellegrino (Malga Boer)
- salendo in auto dalla Val di Fassa verso il Passo San Pellegrino (1.918 metri) si prosegue oltre i primi grandi parcheggi, seguendo la strada che scenderebbe verso Falcade (BL), per poi trovare una deviazione verso sinistra che indica una stradina verso il Rifugio Flora Alpina. Proseguiamo fino a trovare un parcheggio, da cui il sentiero parte con le indicazioni verso il Rifugio Fuciade. Cominciamo a seguire così una stradina asfaltata verso Fuciade, su un percorso che non è marcato con un numero di sentiero
- La direzione si intuisce facilmente fino a raggiungere la strada sterrata che si inoltra nella verde conca di Fuciade, sul sentiero 607. Raggiungiamo il Rifugio Fuciade (1982 m.) dopo circa 30 minuti dalla partenza.
- Seguiamo ancora il sentiero 607 dal Rifugio Fuciade verso il Passo delle Cirelle (2.684 m.), nel tratto di sentiero che percorre un tratto di Alta Via 2 delle Dolomiti. Il Passo si raggiunge con un primo tratto di salita decisa su un ripido pendio erboso per poi salire un ripido ghiaione, dove si procede lentamente e con cautela. Contate 1 ora e mezza da Fuciade al Passo Cirelle

- per l’ultimo tratto si segue il sentiero 612b che da Passo delle Cirelle ci conduce fino a Passo Ombrettola (2.855 m., circa 1 ora dal Passo Cirelle) su di una flebile traccia di sentiero che procede lungo un insidioso terreno di ghiaino e roccette, nel tratto in cui la difficoltà marcata dai cartelli è EE (escursionista esperto)
- da Passo Ombrettola mancano poco più di dieci minuti di salita, su di una traccia ben riconoscibile tra ghiaia e rocce, fino alla Cima Ombrettola (2.931 m., 3 ore di salita complessiva / 3 ore e mezza. Ritorniamo poi per la via di salita (2 ore e mezza per il ritorno)

Percorso totale:
- Dislivello: 1250 metri in salita ed altrettanti in discesa
- Distanza: 13 chilometri
- Tempo di percorrenza: calcolate in totale circa 6 ore per il percorso andata/ritorno completo (pause escluse)
- Difficoltà: il percorso può essere considerato complessivamente come impegnativo, adatto ad escursionisti con una buona esperienza pregressa su percorsi di questo tipo. La difficoltà principale è costituita dai tratti di sentiero ripidi in salita e discesa sul ghiaione del Passo delle Cirelle e sul tratto di sentiero 612b segnato con difficoltà EE

Nota-1: Punti di appoggio: l’unico punto di appoggio si trova ad inizio del percorso, presso il Rifugio Fuciade
Nota-2: Bastoncini da trekking consigliati. Per un’escursione di trekking di questo tipo consigliamo l’utilizzo dei nostri fidati bastoncini da trekking Cober Poles, in modo particolare il modello Buxus che abbiamo cominciato ad utilizzare da quest’anno (li trovate nello shop online Cober a questo link (cliccate qui). I Buxus sono estremamente leggeri (100% in carbonio) ed al tempo stesso robusti: li troviamo adatti ad ogni tipo di terreno, ma soprattutto su sentieri che cominciano ad essere un po’ più tecnici per quanto riguarda salite o discese su rocce e roccette, e specialmente su ghiaioni sdrucciolevoli come in questa escursione.
- In merito alla nostra collaborazione con Cober Poles, trovate a questo link il nostro racconto di questa escursione nel loro sito (https://www.cober-active.com/it/keepingup/salita-a-cima-ombrettola)
Partenza da Passo San Pellegrino-parcheggio tra Malga Boer e Rifugio Flora Alpina
Il punto di partenza di questo itinerario verso Cima Ombrettola è il parcheggio che troviamo vicino al Rifugio Flora Alpina (trovate la posizione esatta del parcheggio qui sotto).
La partenza è fissata alle prime luci del mattino, per avere a disposizione i momenti più belli ed intensi della giornata, con il sole già sorto ma che non ha ancora superato le creste delle montagne. Dal parcheggio seguiamo le chiare indicazioni verso il Rifugio Fuciade seguendo una stradina prima asfaltata e poi sterrata, fino a raggiungere le prime piccole baite immerse in una verse conca.
Rifugio Fuciade
Già a questo punto l’incantevole conca di Fuciade non smette mai di stupirci, con la verde piana e le sue numerose piccole baite, tra cui si trova il Rifugio Fuciade (1.982 metri). Il tutto circondato da uno splendido anfiteatro roccioso, costituito dalle pareti dolomitiche delle propaggini del gruppo della Marmolada.

Il rifugio Fuciade si raggiunge tramite una comoda e larga strada sterrata, decisamente molto frequentata in estate durante la giornata (non di primissima mattina). Una volta superato il rifugio, seguiamo le indicazioni che ci guidano verso il Passo delle Cirelle, con i cartelli segnavia che ci ricordano che ci stiamo muovendo lungo un tratto di Alta Via 2 delle Dolomiti. Il sentiero ora devia su una traccia su ampi prati.

Il percorso abbandona poi velocemente i verdi, e pianeggianti, prati per immergersi in una salita decisa che ci conduce ai piedi del Palon de Jigole e Torre Enrica, che svettano sopra di noi.

Il sentiero comincia a restringersi e segue un percorso a zig-zag per guadagnare velocemente di quota.
Al segnavia nei pressi di Jigolé (bivio con il sentiero 693 che scende da Forca Rossa), continuiamo a seguire il sentiero 607 verso il Passo delle Cirelle.

Val Tascia
Dopo i tornati di decisa salita, il sentiero spiana leggermente: ci troviamo ora in una nuova piccola conca della Val Tascia, dove il verde si mescola questa volta al dominante grigio chiaro di roccia e sassi che ora ci aspettano.

Il fronte bellico della Grande Guerra faceva da spartiacque salendo e scendendo le creste che ci circondano, ora così pacifiche e silenziose: proprio qui troviamo un primo segno di memoriale del centenario del 1915, lungo quelli che ora rappresentano sentieri dell’amicizia, tra escursionisti di varie nazionalità che si incrociano di continuo.

Ghiaione verso il Passo delle Cirelle
Da qui in avanti, la ripida salita ci guida nel cuore di un aspro ghiaione dolomitico. Il sentiero è stretto, percorre decise curve a zig-zag, ma soprattutto è caratterizzato da un costante ed insidioso fondo ricoperto di pietrisco e ghiaino, il quale rende sempre ogni passo impegnativo (e potenzialmente “scivoloso”). Con i piedi alla continua ricerca di terreno stabile, i nostri bastoncini da trekking ci garantiscono dei punti sicuri con una salda presa a terra.



E’ forse questo uno dei tratti più insidiosi di tutta la salita, con la notevole pendenza che caratterizza costantemente l’ascesa.

Passo delle Cirelle

Un ultimo strappo finale con stretti tornanti ci porta al Passo delle Cirelle, a 2.684 metri di altitudine. Il panorama che si apre dopo aver valicato il passo ha un aspetto quasi lunare, con conche, dune e distese di ghiaia e rocce, sovrastate da imponenti cime dolomitiche, tra cui il Sasso Vernale e soprattutto la parete sud della Marmolada in fondo di fronte a noi.


Dal Passo delle Cirelle ignoriamo le indicazioni che proseguono verso il sentiero 607 ed imbocchiamo il sentiero 612b. Comincia quello che è il tratto più emozionante dell’intero tragitto, con vari sali-scendi su terreno sempre insidioso ma in una cornice rocciosa incredibile.

Procediamo fino al Passo Ombrettola (2.855 m.), immersi in quelle che potrebbero sembrare le dune di un deserto di roccia.

Passo Ombrettola e Cima Ombrettola
La vetta di Cima Ombrettola, a 2.931 m., si raggiunge poi facilmente dall’omonimo passo, con una traccia evidente che si muove al di sopra della cresta, da cui le pareti rocciose si gettano a capofitto e vertiginosamente nella Val d’Ombreta.

Il silenzio ci avvolge, solo alcuni camosci si aggirano nei pressi del passo sottostante. Restiamo così soli e circondati dal deserto di rocce e ghiaie, con l’emozione di restare seduti vicini alla vetta in un momento di piena contemplazione, nella pace che queste creste custodiscono ancora per noi.
La piccola croce di vetta è circondata dalle pareti dei vicini Sasso di Valfredda e Sasso Vernale, la Cima Uomo che svetta al di sopra del Passo delle Cirelle, i lontani Pelmo, Antelao, Sassolungo, Catinaccio, ma con la vista sempre catturata dalla parete in primo piano della Marmolada.







Dopo la giusta pausa di contemplazione in vetta, ricominciamo a seguire i nostri passi, che ci riporteranno al Rifugio Fuciade seguendo lo stesso percorso effettuato all’andata.
Termina così questo splendido percorso di un trekking a Cima Ombrettola nelle Dolomiti della Marmolada. Se questo articolo vi è piaciuto, lasciateci un commento qui sotto oppure seguiteci sui social (Instagram, Facebook, Pinterest)!
Se siete alla ricerca di altre escursioni nella zona del gruppo della Marmolada vi consigliamo di visitare questa sezione del nostro blog, dove abbiamo raccolto i percorsi di questa categoria Focus On Trips – Dolomiti Gruppo Marmolada
Traccia GPS
Link per scaricare la traccia GPS del percorso di trekking con salita a Cima Ombrettola sul portale outdooractive.com