La Val Badia si trova nel cuore delle Dolomiti, dove è possibile assaporare la magica atmosfera invernale con paesaggi e panorami innevati mozzafiato, attraverso escursioni da percorrere con le ciaspole ai piedi. Situata tra le Dolomiti del gruppo Puez-Odle verso ovest e le cime del Parco Naturale Fanes-Senes-Braies verso est, la Val Badia si affaccia verso i colossi della Marmolada, il gruppo del Sella, del Monte Pelmo, della Civetta.
L’itinerario con le ciaspole che vi proponiamo in questo articolo ci porterà alla cima del monte Störes dalla località di Armentarola, un angolo di paradiso della Val Badia. Un itinerario di media distanza ma eccezionalmente panoramico: da cima Störes infatti la vista abbraccia tutte le cime prima nominate: dalla Marmolada alla Civetta, arrivando fino alle Tofane verso est ed il Sasshonger a ovest.
Partiamo!
Indice
Itinerario con le ciaspole da Armentarola a Cima Störes
Percorso totale: partiamo dal parcheggio del centro di sci di fondo presso Armentarola (1.650 m.) e seguiamo il sentiero 24B+24A fino alla Cima Störes (2.181 m.), lungo una strada forestale nel bosco che ci accompagnerà fino alla cima. Per il ritorno seguiamo il sentiero dell’andata
- Dislivello: si tratta di 600 metri di salita ed altrettanti in discesa;
- Distanza percorsa: 10,9 chilometri in totale;
- Tempo di percorrenza: 2 ore e mezza di cammino per l’andata in salita e 2 ore per il ritorno in discesa. Quindi 4 ore e mezza complessive per tutto l’itinerario, escluse le pause per pranzare e scattare foto;
- Difficoltà: si tratta di un’escursione di difficoltà medio-bassa. Il percorso è infatti abbastanza lungo e caratterizzato da un dislivello non trascurabile. Tuttavia il percorso è privo di difficoltà, perchè si percorre su sentiero battuto e segnato nel bosco nella prima parte, e poi nelle distese innevate di Cima Störes, senza eccessive pendenze. Ad ogni modo è sempre meglio consultare per sicurezza la situazione delle neve e valanghe: per le zone di Trentino-Alto Adige e Tirolo, potete consultare questo sito https://avalanche.report/bulletin/latest
Parcheggio del centro fondo Alta Badia-Armentarola
Alla partenza di questo itinerario è possibile lasciare la macchina presso l’ampio parcheggio della scuola sci di fondo Alta Badia di Armentarola, che si trova a breve distanza dalla località turistica di San Cassiano. Qui sotto nella mappa trovate la posizione esatta del parcheggio.
Sentiero 24 verso Pralongià
Arriviamo ad Armentarola nella mattinata di una splendida giornata di fine dicembre: il cielo è dipinto di un azzurro limpidissimo, e la temperatura è abbondantemente sotto lo zero, tanto che la temperatura rilevata dalla macchina nel parcheggio è -11,5°C!
Per l’occasione ci siamo infatti preparati vestendoci molto, addirittura mantenendo la tuta da sci, che solitamente camminando con le ciaspole è abbastanza ingombrante! Quest’oggi invece ci sembrerà davvero appropriata, mantenendoci alla temperatura giusta.
Dal parcheggio è facile orientarsi seguendo i segnavia del sentiero 24B che indicano la via verso Pralongià:

Subito lungo il sentiero, la vista si apre magnificamente verso le Dolomiti che circondano l’Alpe di Fanes, in primo luogo Cima Conturines (3.064 m.):

Procediamo a camminare ancora senza ciaspole, poichè la neve sul sentiero è battuta: tutt’intorno a noi però sono evidenti i segni delle recenti copiose nevicate, che rendono il paesaggio incantevole.

La stradina forestale si inoltra così nel bosco, continuando ad aumentare gradualmente la salita.


La direzione non è difficile da mantenere: il sentiero di neve battuta prosegue sempre in un’unica direzione in salita. L’unica deviazione si trova all’inizio del percorso, nei pressi di un ponticello di legno dove seguiamo il sentiero 24B, dopo le tracce iniziali dei segnavia del 24A.
Salendo nel bosco, alle nostre spalle la vista spazia sempre fino alle Dolomiti del gruppo di Fanes, che ci accompagnano dalla partenza:

Il sentiero non è impegnativo, la salita si affronta gradualmente e in maniera molto dolce. Una volta che arriviamo al di sopra del limitare del bosco, il paesaggio muta radicalmente, e ci troviamo in un’ampia distesa di neve, così bella da lasciare senza fiato.

Cima Störes
Così da questo punto in avanti decidiamo di indossare le ciaspole: troppo forte è la tentazione di camminare nella neve fresca fuori dal sentiero, in quest’ampia e ondulata distesa di neve.
Nei prati di Störes continuiamo a seguire il sentiero, ma cominciamo anche a prendere delle deviazioni al di fuori, visto che la direzione è sempre chiara verso la croce di cima Störes ormai sempre visibile.

Nel frattempo il panorama si estende sempre di più: ci voltiamo alle nostre spalle e compaiono in tutto il loro splendore le Dolomiti di Fanes (o Gruppo di Fanis) al completo, nel parco naturale Fanes-Senes-Braies.

Nell’innevata distesa di Störes, arriviamo velocemente e dopo un ultimo breve tratto di salita alla cima Störes, in due ore e mezza di salita totale con le ciaspole dalla Val Badia.
A metà giornata il sole è sempre alto nel cielo, con i suoi riflessi abbaglianti nel mare di neve che ci circonda. Una volta arrivati in cima (a 2.181 m.), il panorama sulle Dolomiti che si presenta davanti ai nostri occhi è incredibile: una vista a 360° tra la Marmolada a sud, Civetta e Pelmo a sud-est, Tofana di Rozes a est, Dolomiti di Fanis a nord-est, la grande Val Badia a nord, il Sasshonger ed il gruppo Puez-Odle a nord-ovest ed infine il Sella con il Piz Boè a ovest. Un panorama davvero superlativo



Il panorama verso il Monte Pelmo, ci riporta alla memoria un’altra splendida ciaspolata, di cui potete leggere il nostro resoconto dettagliato qui Ai piedi del Monte Pelmo con le ciaspole: da Zoppè di Cadore al Rifugio Venezia (cliccate qui)


Dopo esser rimasti sulla cima ad aver scattato numerose fotografie, ci spostiamo velocemente perché il vento nei pressi della cima aveva fatto la temperatura percepita quantomeno a -20°C!
Se non fosse stato per la temperatura, saremmo sicuramente rimasti delle ore a contemplare un panorama così bello, da una cima effettivamente poco conosciuta, ma situata nel cuore pulsante delle Dolomiti!

Così torniamo di nuovo nei prati di Störes, dove mangiamo il nostro pranzo al sacco con dei panini, nei pressi di una panchina davanti ad una piccola baita chiusa, che ci protegge momentaneamente dal vento e dal freddo.

Con quest’ultima foto ancora verso le Dolomiti di Fanes, termina il racconto di questa splendida escursione con le ciaspole in Val Badia!